“Se 
                          non ora quando?” E’ questa la domanda che 
                          si legge tra le righe dell’edizione 2007 del Rapporto 
                          sui diritti globali edito da Ediesse. Non una, 
                          ma più agende di priorità che anche quest’anno 
                          si rinnovano nella versione grafica e nella semplicità 
                          della consultazione. Alla mole cospicua del volume, 
                          che aumenta a ogni edizione per il grande sforzo nella 
                          ricerca e nella connessione dei dati, si accompagna 
                          infatti una sempre più agevole sistemazione per 
                          la consultazione. Il Rapporto sui diritti globali 
                          continua infatti a essere un libro da consultare, 
                          soprattutto per l’autorevolezza delle sue fonti 
                          e per i suoi preziosi contributi. A comporre le tematiche, 
                          tutte interconnesse tra di loro, ma ciascuna trattata 
                          con la dovuta attenzione, sono la scena sindacale, quella 
                          dell’associazionismo e più in generale 
                          del terzo settore. Oltre al consueto impegno della Cgil, 
                          dell’Arci, dell’Associazione Antigone, del 
                          Cnca, della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia, 
                          del Forum Ambientalista e di Legambiente, a questa ultima 
                          fatica si sono aggiunte le esperienze di ActionAid, 
                          storica Onlus che si occupa delle crisi legate alla 
                          povertà e alla fame, e del Gruppo Abele di Don 
                          Ciotti. Con il passare degli anni, oltre a crescere 
                          in completezza e autorevolezza, fotografa sempre più 
                          nel dettaglio la società contemporanea, secondo 
                          i percorsi tracciati da chi si occupa dei diritti direttamente 
                          a contatto con la società civile. Se lo scorso 
                          anno erano le pagine gialle della giustizia in divenire, 
                          questa versione è verde nella copertina. Verde 
                          della speranza e dell’ottimismo, come racconta 
                          Sergio Segio, ormai storico curatore dell’annuario, 
                          ma anche il verde dell’ambiente che nel 2007, 
                          come nel 2006, è prepotente emergenza. 
                        La prefazione è affidata al Segretario della 
                          Cgil Guglielmo Epifani, in un agile scritto che fotografa 
                          le necessità dell’Europa e della politica 
                          italiana. Un’Europa da riscoprire e un’Europa 
                          da riposizionare, allargata, a cinquanta anni dal trattato 
                          di Roma, che necessita di una nuova spinta costituzionale. 
                          Così l’Italia da ridiscutere, in uno zoom 
                          che mette a fuoco il problema di una ripresa economica 
                          non propriamente all’altezza delle aspettative 
                          e che rivela l’urgenza di una nuova fase politica, 
                          con un chiaro riferimento alla palude dei partiti e 
                          alla revisione della seconda parte della Costituzione. 
                          Uno scenario in cui la voce del sindacalismo italiano 
                          si fa elemento propulsivo del rinnovamento.  
                        Ficcante l’introduzione di Sergio Segio, che 
                          in nuce presenta il progetto dell’opera e le responsabilità 
                          dei diritti mancati. Particolarmente ricca di spunti 
                          che si andranno man mano chiarendo nelle pagine del 
                          libro, come il concetto della “nozione di posterità” 
                          che “è andata da tempo smarrita, trattata 
                          come scoria dei secoli precedenti, come inutile fardello 
                          che frena lo sviluppo”. Segio guarda la situazione 
                          dall’osservatorio di queste pagine, seguendo la 
                          fosca declinazione che dall’olocausto ecologico, 
                          prima emergenza tra tutte, si concatena ai movimenti 
                          dei migranti, costretti alla fuga per ragioni climatiche 
                          e politiche, e alle spese belliche; i trenta conflitti 
                          in corso e la conseguente violazione dei diritti umani; 
                          la barbarie generalizzata dei singoli e le responsabilità 
                          dei media; il progressivo e cieco barricarsi dei cittadini 
                          nel diritto acquisito, le dinamiche generalizzate di 
                          esclusione, civile ed economica, che non riguardano 
                          solo i nuovi soggetti sociali, ma anche persone che 
                          sempre più si avvicinano inconsapevolmente alla 
                          soglia della povertà. I dettagli, tra i numeri 
                          e le parole, impongono una risoluta presa di coscienza 
                          dal parte della politica, anche e soprattutto a livello 
                          mondiale. 
                          Una prima parte è dedicata ai diritti economico-sindacali 
                          e al lavoro, con un capitolo riservato alla “questione 
                          sicurezza”, emergenza che in Italia si è 
                          tristemente meritata una ferma presa di posizione del 
                          Capo dello Stato. Con uno sguardo all’Europa, 
                          al contesto mondiale, e uno alla realtà del Belpaese, 
                          si dichiara l’ambiguità delle politiche 
                          fin qui adottate dal nostro e dai paesi membri per ottemperare 
                          agli impegni presi in ambito internazionale con la Strategia 
                          di Lisbona entro il 2010.  
                        Focalizzati i “punti” dell’argomento 
                          (disagio economico, povertà crescente, immobilità 
                          sociale, limiti della Legge finanziaria attuale e mutazioni 
                          del lavoro), il rapporto si addentra nelle “prospettive” 
                          possibili (le strategie economiche, il ruolo del sindacato 
                          nel contesto internazionale e globale, rapporto tra 
                          sindacati e governo, ecc.).  
                          Sul fronte della sicurezza si guarda ai rischi emergenti, 
                          tra responsabilità sociali e carenze legislative, 
                          nell’impegno di un miglioramento da attuare al 
                          più presto anche nel contesto europeo.  
                        Legati indissolubilmente a quelli del lavoro, i diritti 
                          sociali. Lo scenario si delinea subito come un’attenta 
                          ricognizione dello stato delle cose in Italia, con un’attenzione 
                          particolare alla povertà dei giovani, a quella 
                          tristemente nota degli anziani e alla povertà 
                          della “quarta settimana”, che coinvolge 
                          un numero sempre maggiore di nuclei sociali e di singoli. 
                        La generale crisi del welfare, insieme ad argomenti 
                          più dettagliati, come l’orribile pratica, 
                          ma fin troppo comune, di somministrare psicofarmaci 
                          ai bambini o l’immobilismo della legge sulla droga, 
                          sono tra i fenomeni che il rapporto discute. Sulla spinosa 
                          questione della sicurezza e della giustizia, si aprono 
                          nuove prospettive e argomentazioni toccando temi difficili 
                          come il carcere duro del 41 bis e la “questione 
                          ergastolo”. Motivi che sfiorano i diritti umani, 
                          civili e politici, argomento della terza parte, vero 
                          cuore delle pagine del libro. 
                        A disegnare la fitta rete del rapporto, qui più 
                          che in ogni altra sezione, sono utili le interviste 
                          con cui prende l’avvio ogni capitolo del volume. 
                          Sull’aggiornamento dei diritti di cittadinanza 
                          connessi alla laicità dello Stato interviene 
                          Gigliola Toniollo, rappresentante del Settore Nuovi 
                          diritti della Cgil, mentre le parole di don Luigi Ciotti 
                          sono per la legge Bossi-Fini e il rapporto Nord-Sud 
                          d’Italia, ma anche Nord-Sud del mondo. Paolo Nerozzi, 
                          segretario confederale Cgil, interviene sulla catena 
                          terrorismo, armamenti, guerra infinita e le loro connessioni 
                          con la globalizzazione; Patrizio Gonnella, presidente 
                          nazionale dell’Associazione Antigone, focalizza 
                          la questione dello Stato di diritto contro lo stato 
                          di guerra permanente di questi ultimi anni, mentre Mauro 
                          Palma, presidente del Comitato per la prevenzione della 
                          tortura al Consiglio d’Europa, racconta il processo 
                          ancora in fieri della determinazione dei diritti fondamentali 
                          da tutelare all’interno degli Stati membri e il 
                          limite giuridico dei macro-organismi di controllo. 
                        Il Rapporto sui diritti globali 2007 si chiude 
                          con l’ambiente. Una visione allargata, che comprende 
                          la lotta all’Aids e la fame nel mondo, strettamente 
                          connessa alle questioni precedentemente affrontate. 
                          La globalizzazione, lo sfruttamento intensivo delle 
                          risorse, ma anche il surriscaldamento del pianeta, l’emergenza 
                          acqua, che presto riguarderà seriamente anche 
                          il nostro paese, le mutazioni climatiche e le fonti 
                          di energia sono i protagonisti delle schede e degli 
                          approfondimenti. E mentre l’Italia è tra 
                          le ultime in Europa ad affidarsi alle fonti energetiche 
                          rinnovabili (anche se qualche incentivo è stato 
                          inserito nella Finanziaria 2007), la terra è 
                          un pianeta malato, che il neoliberismo fa correre verso 
                          l’estinzione, visto da vicino secondo i dati dettagliati 
                          del Panel on Climate Change. L’appuntamento con 
                          l’ambiente è inderogabile per quest’anno, 
                          almeno lo dovrebbe essere per le istituzioni governative 
                          e gli organismi internazionali, anche secondo l’impegno 
                          preso dal segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon, 
                          dopo i fallimenti della Conferenza mondiale sul clima 
                          e le incertezze sulla prossima applicazione da parte 
                          di tutti i firmatari del Protocollo di Kyoto. Tra le 
                          pagine del rapporto, l’agenda e le buone pratiche 
                          che potrebbero sanare la salute del pianeta, primo tra 
                          tutti l’appuntamento di dicembre 2007 a Bali. 
                         
                         
                         
                         
                           
                           
                        
                           
                           
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