“Introdurremo
forme di sperimentazione di democrazia deliberativa”.
Così Piero Fassino nel suo intervento di apertura
al Congresso dei Ds a Firenze. Un tema caro a Caffè
Europa che si batte da anni affinché questo entri
nel linguaggio del gruppo dirigente della sinistra italiana.
Fassino parla delle primarie del futuro Partito democratico
e annuncia l’intenzione di mettere in pratica,
tra le altre procedure che dovrebbero affidare ai cittadini
la scelta sui candidati, e far sì che il Partito
democratico sia tale “di nome e di fatto”
forme di partecipazione informata, che chiamino gli
elettori a discutere tra loro prima di prendere una
decisione di rilevanza pubblica.
Queste sperimentazioni sono una realtà consolidata,
si chiamano Deliberative Polls , li ha inventati James
Fishkin della Stanford University, sono state utilizzate
in numerose occasioni in tutto il mondo e lo scorso
dicembre hanno fatto il loro esordio italiano per mano
della rivista Reset, diretta da Giancarlo Bosetti, e
dell’Ispo, di Renato Mannheimer, con il nome di
“sondaggi informati” (una rassegna esaustiva
delle loro applicazioni si trova sulla rivista online
Caffè Europa nel nostro archivio).
Quale decisione prenderebbero i cittadini se, chiamati
a votare un candidato, avessero l’opportunità
di informarsi in maniera approfondita,discutere tra
di loro, scambiarsi le proprie opinioni, ascoltare il
parere di esperti?
I sondaggi informati rispondono a queste domande con
una tecnica meticolosa che seleziona un campione rappresentativo
della popolazione e lo mette nelle condizioni di analizzare
in maniera approfondita tutti gli aspetti di una determinata
questione; prima di fare la propria scelta, i membri
del campione discutono tra di loro in piccoli gruppi,
si scambiano opinioni, fanno domande ad esperti e ne
ascoltano le risposte.
Infine faranno la loro scelta e questa sarà confortata
da un alto livello di consapevolezza. George Papandreou,
leader del centrosinistra greco e presidente dell’Internazionale
socialista, ha utilizzato con successo i Deliberative
Polls nel suo paese, e Fassino sembra voler cogliere
l’occasione. Non basteranno semplici primarie,
dice Fassino quando parla del Partito democratico, servono
sperimentazioni che aumentino la conoscenza e la consapevolezza
dei cittadini che chiamiamo a partecipare. A questo
servono i sondaggi informati.
Vi e' piaciuto questo articolo? Avete dei commenti
da fare? Scriveteci il vostro punto di vista a
redazione@caffeeuropa.it
|