Come cambia
la nostra società a contatto con i nuovi mezzi
di comunicazione? Quale ruolo occuperanno nel prossimo
futuro i politici e le istituzioni democratiche in un
mondo ormai internettizzato? Queste e altre sono le
domande presenti nel libro Immaginari postdemocratici.
Nuovi Media, cybercultura e forme di potere e a cui
gli autori, Alberto Abruzzese e Vincenzo Susca, hanno
cercato di dare una risposta. Tutto nasce da un convegno
dal titolo “Democrazia, new media, postmodernità:
scenari possibili” tenutosi a Roma nel 2003, organizzato
dall’Isimm e dalla cattedra di Sociologia delle
Comunicazioni di massa dell’Università
degli studi di Roma “La Sapienza”.
In un contesto in cui crisi democratica e invasività
tecnologica sono i temi cardine di un dibattito politico
e sociale pressante, è interessante lo sforzo
fatto dagli autori per coniugare lo scollamento della
società dai valori della democrazia come storicamente
è intesa, e la crescente complessità tecnologica,
capace di modificare lo status del corpo sociale, trasformandolo
in un soggetto cosciente e attivo verso i problemi di
pubblico interesse.
Il libro è diviso in cinque differenti sezioni
(Scenari, Note, Comunicazioni, Dall’America e
Nodi Critici) in cui l’intreccio tra media, politica
e partecipazione democratica è analizzato e affrontato
in una chiave aperta agli sviluppi futuri. Gli scenari
che il libro ci illustra, infatti, non cercano risposte
a domande specifiche e futuristiche, ma piuttosto aprono
le porte di interrogativi, cercano di sollevare dubbi
e domande a partire da una considerazione che su tutte
appare indiscutibile: il futuro prossimo vedrà
crescere la competenza telematica delle persone, questo
avrà delle conseguenze sul modo in cui le élites
democratiche e i gruppi di potere si relazioneranno
con i cittadini. In quale direzione?
Spazio pubblico e consumo mediale sono le sfere della
nostra vita che più di tutte sono interessate
da questi cambiamenti e che più di ogni altra
sono attraversate dall’evoluzione della tecnologia
dei media; e allora il panorama che questi studiosi
ci mettono di fronte agli occhi vede la comunicazione
politica entrare da protagonista negli spazi delle reti,
in Internet, nei blog, addirittura in modelli di simulazioni
virtuali, mentre, dall’altra parte, tutte queste
innovazioni viaggiano in una direzione chiara che è
quella dell’accresciuta partecipazione da parte
dei cittadini, dell’avvicinamento delle persone
alla politica, del loro coinvolgimento nella discussione
pubblica.
Dall’Italia scrutiamo questi fenomeni come se
fossero una proiezione lontana in un futuro che a malapena
riusciamo a immaginare, ma se gettiamo l’attenzione
oltre l’Oceano Atlantico, seguendo le parole dei
saggi di due grandi esperti della comunicazione come
Derrick de Kerckhove e Joshua Meyrowitz, ci rendiamo
conto che proprio quel futuro è a un passo, che
la strada della democrazia passa per i media, per le
reti telematiche che ospitano di giorno in giorno cittadini
sempre più cyberculturati, desiderosi di informazione
e capaci di cercare le opinioni degli altri e produrne
di proprie. Quale sarà la risposta delle classi
dirigenti di fronte a questa crescente domanda di partecipazione
democratica di un corpo elettorale cosciente e informato?
Immaginari postdemocratici.
Nuovi Media, cybercultura e forme di potere
a cura di Alberto Abruzzese e Vincenzo Susca,
Franco Angeli, 2006, € 23,00
Vi e' piaciuto questo articolo? Avete dei commenti
da fare? Scriveteci il vostro punto di vista a
redazione@caffeeuropa.it
|