304 - 24.08.06


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Quando la democrazia sarà on line

Mario Sorano



Come cambia la nostra società a contatto con i nuovi mezzi di comunicazione? Quale ruolo occuperanno nel prossimo futuro i politici e le istituzioni democratiche in un mondo ormai internettizzato? Queste e altre sono le domande presenti nel libro Immaginari postdemocratici. Nuovi Media, cybercultura e forme di potere e a cui gli autori, Alberto Abruzzese e Vincenzo Susca, hanno cercato di dare una risposta. Tutto nasce da un convegno dal titolo “Democrazia, new media, postmodernità: scenari possibili” tenutosi a Roma nel 2003, organizzato dall’Isimm e dalla cattedra di Sociologia delle Comunicazioni di massa dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”.

In un contesto in cui crisi democratica e invasività tecnologica sono i temi cardine di un dibattito politico e sociale pressante, è interessante lo sforzo fatto dagli autori per coniugare lo scollamento della società dai valori della democrazia come storicamente è intesa, e la crescente complessità tecnologica, capace di modificare lo status del corpo sociale, trasformandolo in un soggetto cosciente e attivo verso i problemi di pubblico interesse.
Il libro è diviso in cinque differenti sezioni (Scenari, Note, Comunicazioni, Dall’America e Nodi Critici) in cui l’intreccio tra media, politica e partecipazione democratica è analizzato e affrontato in una chiave aperta agli sviluppi futuri. Gli scenari che il libro ci illustra, infatti, non cercano risposte a domande specifiche e futuristiche, ma piuttosto aprono le porte di interrogativi, cercano di sollevare dubbi e domande a partire da una considerazione che su tutte appare indiscutibile: il futuro prossimo vedrà crescere la competenza telematica delle persone, questo avrà delle conseguenze sul modo in cui le élites democratiche e i gruppi di potere si relazioneranno con i cittadini. In quale direzione?

Spazio pubblico e consumo mediale sono le sfere della nostra vita che più di tutte sono interessate da questi cambiamenti e che più di ogni altra sono attraversate dall’evoluzione della tecnologia dei media; e allora il panorama che questi studiosi ci mettono di fronte agli occhi vede la comunicazione politica entrare da protagonista negli spazi delle reti, in Internet, nei blog, addirittura in modelli di simulazioni virtuali, mentre, dall’altra parte, tutte queste innovazioni viaggiano in una direzione chiara che è quella dell’accresciuta partecipazione da parte dei cittadini, dell’avvicinamento delle persone alla politica, del loro coinvolgimento nella discussione pubblica.
Dall’Italia scrutiamo questi fenomeni come se fossero una proiezione lontana in un futuro che a malapena riusciamo a immaginare, ma se gettiamo l’attenzione oltre l’Oceano Atlantico, seguendo le parole dei saggi di due grandi esperti della comunicazione come Derrick de Kerckhove e Joshua Meyrowitz, ci rendiamo conto che proprio quel futuro è a un passo, che la strada della democrazia passa per i media, per le reti telematiche che ospitano di giorno in giorno cittadini sempre più cyberculturati, desiderosi di informazione e capaci di cercare le opinioni degli altri e produrne di proprie. Quale sarà la risposta delle classi dirigenti di fronte a questa crescente domanda di partecipazione democratica di un corpo elettorale cosciente e informato?


Immaginari postdemocratici.
Nuovi Media, cybercultura e forme di potere

a cura di Alberto Abruzzese e Vincenzo Susca,
Franco Angeli, 2006, € 23,00

 



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