Centralismo, protezione della cultura nazionale,
politica mercantilistica e protezionistica: queste
caratteristiche fanno della Francia un sistema unico
in Europa. I francesi hanno sempre sostenuto un uso
della televisione in funzione della crescita culturale
e l’educazione degli spettatori, ed infatti
esistono norme molto precise circa la tipologia e
la durata delle trasmissioni.
Il mercato generalista è dominato da un broadcaster
privato, TF1, una ex rete servizio pubblico, che fa
il 34 per cento di audience, e da due canali pubblici
generalisti che insieme fanno il 40 per cento di audience.
Il Conséil Supérieur de L’Audiovisuel
Le nomine dei dirigenti delle sette società
nate dallo smembramento della ORTF, ex emittente monopolista
di Stato (TF1, Antenne 2, France Regione 3,Radio France,
Società Française de Productions, Télédiffusion
de France, Institut National de l’Audiovisuel),
dal 1982 sono state trasferite ad un’autorità
formalmente indipendente dal potere politico, rimpiazzato
dal 1989 dall’attuale Csa, Conseil Supérieur
de L’Audiovisuel. Il sistema televisivo francese
è caratterizzato da un sistema misto pubblico-privato,
controllato dal Csa, con sette canali, quattro pubblici
(Fr2, ex Antenne 2, Fr3, Arte e La Cinquième)
e tre privati (TF1, M6, Canal+).
La legge di riforma del 2000 ha previsto la costituzione
di una holding pubblica, la France Télévision,
che controlla le società che gestiscono tre
canali pubblici sotto la responsabilità di
un unico presidente. Il Csa nomina il presidente del
consiglio di amministrazione della holding, che è
anche presidente dei consigli di amministrazione delle
tre emittenti. Per ciascuna società, il presidente
è assistito da un direttore generale e nominato
dal Cda della holding su proposta del suo presidente.
Il mandato di presidente e consiglieri dura cinque
anni.
Come funzionano le nomine
Ognuna delle società concessionarie ha un
proprio Consiglio di amministrazione composto da 12
membri, nominati secondo le normali regole societarie,
ma in modo da garantire il pluralismo. I Cda delle
società nazionali di programma sono infatti
costituiti da:
- due parlamentari nominati uno dal Senato e uno dall’Assemblea
Nazionale;
- quattro rappresentati dello Stato;
- quattro esperti nominati dal Csa.
- due rappresentanti del personale.
L’obiettivo della riforma è stato quello
di garantire una gestione delle tre controllate, tramite
la definizione di obiettivi strategici e la promozione
di una politica dei programmi unitaria. Il finanziamento
dei canali pubblici, assicurato dal canone e dalla
pubblicità, è legato all’esecuzione
di contratti pluriennali di obiettivo.
La Costituzione francese attribuisce al solo Parlamento
il potere di dettare la disciplina fondamentale circa
le modalità di esercizio delle libertà
pubbliche, mentre al Governo viene attribuito solo
un potere di tipo regolamentare. I principali organi
di governo del sistema radiotelevisivo sono il Parlamento,
il Governo e il Consiglio Superiore dell’Audiovisivo.
Quest’ultimo, composto da nove membri, di cui
sei sono nominati dal Parlamento e tre dal Presidente
della Repubblica, ha funzioni di vigilanza. La carica
di membro del CSA è incompatibile con qualsiasi
altra carica pubblica. I membri non possono esercitare,
né direttamente né indirettamente, alcun
tipo di funzione nell’ambito delle società
legate al settore audiovisivo. Il Csa ha poteri regolamentari,
di controllo e consultivi.
I «Cahiers de Charges»
Il servizio pubblico è disciplinato dalla
legge e dai Cahiers des Charges, che precisano,
tra le altre cose, gli obblighi giuridici di ciascun
canale, indicando obblighi generali e deontologici,
obblighi relativi alla pubblicità e al canone,
obblighi legati alla missione educativa, culturale
e sociale. Principio cardine del servizio pubblico
è quello dell’obiettività. Oltre
ad esso, vi è quello del principio di eguaglianza
nell’accesso al servizio pubblico e quello di
adeguamento, secondo cui esso deve adeguarsi alle
esigenze derivanti dall’interesse pubblico.
Esiste infine una dettagliata segnaletica, composta
di cinque categorie, che indica con precisione le
caratteristiche dei programmi e il pubblico cui sono
destinati.
Vi e' piaciuto questo articolo? Avete dei commenti
da fare? Scriveteci il vostro punto di vista a
redazione@caffeeuropa.it