275 - 08.04.05


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Gran Bretagna:
la tradizione si rinnova
Tatiana Battini

Il futuro della British Broadcasting Corporation è tutto nel digitale. I primi di marzo 2005 il Ministro della Cultura inglese, Tessa Jowell, ha presentato in Parlamento un Libro Verde (Green Paper) nel quale sono contenute due novità fondamentali per la Bbc.

Punto primo, non sarà privatizzata, punto secondo, il Board of Governors sarà sostituito da un doppio organismo indipendente e autonomo.
Da tempo si preparava una rivoluzione interna alla Bbc, ma la decisione governativa ha tranquillizzato tutti coloro che temevano che questi cambiamenti avrebbero riguardato una privatizzazione: l’azienda resterà un servizio pubblico fino al 2016, questo vuol dire che i cittadini pagheranno un canone di circa 120 £ per almeno altri dieci anni. Resta integra quindi la Royal Charter, cioè la convenzione stabilita tra il Governo inglese e la Bbc sin dal 1927, che regola le funzioni e la struttura dell’azienda e che sarà puntualmente rinnovata alla sua scadenza, nel 2006.

Negli ultimi anni si era registrato un calo dell’audience della Bbc in maniera inversamente proporzionale all’aumento di canali tv dei quali il pubblico poteva usufruire. Nel 1988 in Gran Bretagna i canali televisivi erano solo quattro, attualmente, tra piattaforme digitali e canali terrestri, sono saliti a più di 400. La concorrenza instaurata con le televisioni private ha spinto la Bbc ad adeguarsi progressivamente ad un tipo di programmazione troppo spesso “di basso profilo”, pur di non perdere terreno nei confronti dei programmi sfornati dalle tante reti tv esistenti.

Per ovviare a questo problema il Ministro Jowell ha dichiarato in Parlamento che l’azienda d’ora in poi non dovrà più pensare in termini di indici di ascolto e di share, ma concentrarsi sulla qualità dei programmi che proporrà ai fruitori paganti, come si conviene ad un buon servizio pubblico. Inoltre entro il 2012 l’azienda passerà dalla programmazione analogica a quella digitale, “questa è in assoluto la sfida più impegnativa che la Bbc abbia mai affrontato – ha spiegato Tessa Jowell – l’azienda dovrà essere pronta sia dal punto di vista del management, che della programmazione”. Per garantire appunto il massimo livello di controllo e garanzia sui programmi radiofonici e televisivi, i vertici della struttura aziendale sono stati rivoluzionati: il Board of Governors, cioè un Consiglio di dodici Governatori nominati dalla Regina su proposta ministeriale, che da quasi 80 anni gestiva, controllava e approvava i programmi ideati dalla Bbc, sarà smantellato di netto: “la precedente gestione della Bbc da parte del Board of Governors era insostenibile – ha dichiarato Tessa Jowell parlando alla Camera dei Comuni – il doppio ruolo dei Governatori come promotori e regolatori non era affatto adeguato ad una organizzazione pubblica della grandezza e complessità della Bbc; tutto l’assetto mancava di chiarezza, trasparenza ed affidabilità”. Al suo posto saranno creati due organi distinti e indipendenti, un Consiglio dei Garanti (Trust), con il compito di garantire la libertà aziendale tenendo lontana qualsiasi forma di ingerenza politica e ribadendo il concetto base del servizio pubblico – la Bbc è dei fruitori paganti e non del Governo – e un Consiglio Esecutivo, il cui seggio presidenziale sarà nominato dai membri del Trust, avrà funzione di gestire l’azienda giorno per giorno.

A capo del Consiglio Esecutivo sarà Mark Thompson, già Direttore Generale dell’azienda.
Il Presidente del Consiglio dei Garanti sarà invece Michael Grade, già Presidente del Board of Governors, i membri del suo Consiglio saranno nominati dalla Regina su proposta del primo Ministro e scelti in base alla loro esperienza nei settori dei mass media, della giurisprudenza, della società civile. Il Trust, che avrà anche il compito di approvare il budget e decretare le linee strategiche della Bbc, rappresenterà i telespettatori e radioascoltatori paganti il canone, quindi avrà bisogno di conoscere le esigenze dei cittadini e potrebbe farlo grazie a una serie di test di valutazione pubblicati su internet, tramite incontri e forum on line per discutere le performances aziendali, o la pubblicazione di ricerche sull’audience. L’interazione con i cittadini soddisferà il compito di orientare il Trust su cosa è più gradito al pubblico e cosa non lo è. E’ una differenza fondamentale rispetto al precedente Board of Governors. Infine anche l’Ofcom, l’organismo che regola l’intero settore dei media in Gran Bretagna, avrà voce in capitolo nel controllare la programmazione della radio e tv di Stato.

Sta tutta qui la differenza tra il sistema del Trust e dell’Esecutivo e il vecchio Board, nella divisione dei compiti di garanzia, controllo e di potere esecutivo. Il Ministro Jowell è determinata ad innalzare il livello di produzione della Tv di Stato ad un grado che non raggiunge da troppi decenni, basato su prodotti radiofonici e televisivi culturalmente adeguati ad un servizio pubblico e frenando drasticamente l’importazione di programmi provenienti dagli Stati Uniti.

“Un’azienda forte e indipendente” insomma, capace di destreggiarsi nel marasma delle piattaforme digitali e dei canali terrestri esistenti oggi nel Paese senza più piegarsi al volere dell’audience, ma puntando tutto sulla qualità dei programmi e sul rispetto dei cittadini. Ma cosa succederà dopo il 2016, una volta scaduto il patto decennale stabilito con il Governo? Il Ministro Jowell ha ammesso che, data la varietà di offerta televisiva e radiofonica che si presenterà nel 2012 con la Bbc digitalizzata, andrà rivisto il sistema di pagamento del canone, che rischia di non avere più senso in una realtà in cui si può vedere la tv anche dal telefonino, o dal computer tramite Internet. La Jowell sta prendendo in considerazione l’eventualità di tassare anche questo tipo di fruizione... “ma ancora è presto per discutere questa possibilità – ha tagliato corto il Ministro – affronteremo la cosa quando sarà il momento”.

Per adesso gli sforzi sono tutti rivolti al passaggio in digitale della Bbc, i lavori dovrebbero iniziare nel 2007 e terminare entro cinque anni. Staremo a vedere se l’anziana ottantenne inglese saprà cambiarsi d’abito in tempo e buttarsi in pista, o meglio in piattaforma.



www.bbccharterreview.org.uk

www.bbc.co.uk

Il testo del Green Paper di riforma della Bbc

 

 

 

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