India,
inizio ‘900. L’impero inglese inizia la
sua fase discendente e il gigante del sud asiatico lotta
per conquistare la propria indipendenza dalla potenza
coloniale europea. Se sfogliamo un manuale di storia
nelle pagine delle lotte per la decolonizzazione dell’India
leggeremo i nomi di Gandhi, Nehru, Jinna, i protagonisti
della lotta politica indiana. Ma esiste un’altra
storia, altrettanto importante, altrettanto determinante
per l’indipendenza dell’India, ma che non
trova spazio nella storiografia tradizionale. E’
la storia dei soggetti subalterni, delle masse contadine,
è una storia collettiva che non si può
riassumere nel nome di una sola persona ma che si compone
di credenze mitiche, di rivolte popolari, di tradizioni
ancestrali. E’ la storia che riguarda i
Subaltern
studies.
Formatosi all’inizio degli anni Ottanta intorno
all’Università di Delhi, il collettivo
dei Subaltern studies si compone di un gruppo
di studiosi indiani che si propongono di ricostruire
una storia della propria nazione (e della propria
cultura) tenendo bene presente quale sia stato il
ruolo svolto dalle masse che non compaiono nella storia
tradizionale. I membri del gruppo, i cui nomi rispondono
a Ranajit Guha, Partha Chatterjee, Gyanendra Pandey,
Shahid Amin, David Arnold, David Hardiman e Dipesh
Chakrabarty, hanno posto l’attenzione dei propri
studi sul fatto che la storia dell’India vive
tra due grandi pilastri. Da una parte la storiografia
coloniale che legge l’indipendenza nazionale
come il frutto di stimoli suggeriti e alimentati dall’impero
britannico; dall’altra una storiografia nazionalista
per la quale la decolonizzazione è stata il
frutto esclusivo dell’opera di un’élite
politica indiana. Non v’è traccia, in
questi modi di leggere e raccontare il passato, delle
masse che hanno vissuto le insurrezioni e le rivoluzioni
sulla propria pelle e che di quella storia sono state
protagoniste. I subaltern studies si propongono
allora di ricostruire interpretazioni che, al di fuori
dell’élite dominante, tengano in considerazione
le dimensioni più popolari e locali delle lotte
e dell’emancipazione indiana. Come Antonio Gramsci
utilizzava il termine “subalterno” per
riferirsi a gruppi socialmente subordinati al dominio
delle classi egemoni, così gli studiosi indiani
operano un tentativo di decentramento nello studio
della storia rivolgendosi là dove la storiografia
tradizionale tace non per cercare di costruire una
storia alternativa in opposizione a quella già
scritta, quanto per integrare le conoscenze già
acquisite con un approccio nuovo e indispensabile
per fornire un ritratto esatto dell’India dal
passato al presente.
Questo
modo di guardare alla storia ha significato innanzitutto
un grande lavoro di ricerca sulle fonti delle culture
subalterne, che andavano ricercate nella tradizione
orale delle popolazioni indiane, nella memoria popolare,
in archivi dimenticati. Ma ha significato anche capire
che raccontare la subalternità vuol dire non
abbandonarsi alla rigidità di uno sguardo unico,
ma aprirsi a numerose discipline, far incontrare la
storia e l’economia con l’antropologia
e l’etnografia, vuol dire affiancare studiosi
occidentali come Gramsci, Foucault, Derida, Althusser
e Hobsbawn alle invocazioni mitiche delle popolazioni
contadine, alle preghiere rivolte alle divinità
per vincere una battaglia.
Subaltern studies non significa soltanto
storia dei popoli, ma vuol dire avere verso lo studio
del passato e della cultura un approccio con molti
e diversi punti di riferimento e non un atteggiamento
settoriale in modo da affiancare alcuni studiosi occidentali
(e gli esponenti dei Subaltern studies insegnano
in atenei europei o americani) alla originalità
e alla individualità della storia indiana.
Per saperne di più:
www.culturalstudies.it
Una pagina dedicata ai Subaltern studies:
la storia del movimento, i nomi, i libri più
importanti.
Nazione
indiana
Ampia rassegna sui Subaltern studies già
pubblicata dalla rivista "Derive e Approdi".
Storie
e voci a confronto nel subcontinente indiano
Ampia e ricca recensione al libro di Ranajit Guha
e Gayatri C. Spivak Subaltern Studies. Modernità
e (post)colonialismo.
Bibliografia
(in inglese).
Un sito dedicato alla raccolta di titolo e di ricerche
dei Subaltern studies.
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