255 - 12.06.04


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Cosa sono le primarie

Daniele Castellani Perelli


Le primarie (Primaries) sono le elezioni pubbliche dei delegati alla convention nazionale di un partito. Intendono essere una forma di democrazia “dal basso”, attraverso la quale i cittadini possono contribuire alla scelta dei candidati presidenziali.

Negli Stati Uniti si svolgono con modalità diverse a seconda delle leggi dello Stato in cui si tengono e dei regolamenti di ciascun partito. I votanti possono eleggere i delegati in modo diretto o esprimendo la loro preferenza per un candidato presidenziale (primarie indirette). In alcuni Stati, i votanti si limitano a scegliere i delegati alle convention nazionali, e le preferenze espresse dagli aspiranti delegati per questo o quel candidato presidenziale sono abitualmente indicate sulle schede. Esistono primarie a preferenza vincolante o non vincolante.

Nella maggior parte degli Stati, si richiede che i delegati scelti nelle primarie votino per il candidato al quale si sono impegnati a dare, durante i ballottaggi in sede di convention nazionale, un determinato numero di voti. In tale modo, essi sono vincolati a votare per quel candidato fino a quando la percentuale dei voti ottenuti alla convention scende sotto una certa soglia, oppure fino a quando il candidato stesso libera i delegati dall’impegno di votare per lui. L’uncommitted (che non ha preso impegni) è invece un delegato che va alla convention nazionale senza essersi impegnato formalmente a votare per alcuno dei candidati in lizza. In passato, accadeva a volte che intere delegazioni di Stato scegliessero di non impegnarsi, in genere per aumentare il loro potere di contrattazione. Ma i nuovi regolamenti rendono quasi impossibile realizzare un simile grado di unità ed è quindi a livello individuale che si decide di essere uncommitted.

Nella maggior parte delle primarie repubblicane risulta eletto delegato il candidato che ottiene il maggior numero di voti (winner-take-all primary). I democratici, invece, usano il sistema proporzionale per eleggere i loro delegati, ma anche per garantire la partecipazione delle donne, delle minoranze e dei vari gruppi etnici.

La maggior parte delle consultazioni primarie sono closed primaries: possono cioè prendere parte al voto soltanto gli iscritti a quel partito. Le open primaries permettono invece il voto anche agli indipendenti e agli elettori registrati in altri partiti. In quest’ultimo caso avviene il crossover, con cui cioè un elettore “attraversa” la scheda per segnare un nome compreso in un’altra lista.

Con il termine caucus (un vocabolo pellerossa che significa “incontro tra capi tribù”) si indica invece un altro meccanismo usato dai partiti politici americani per nominare i propri candidati presidenziali. Nel processo della nomination presidenziale, gli attivisti locali del partito, riuniti secondo le dimensioni dei distretti in un incontro aperto, scelgono i delegati che li rappresenteranno alle riunioni di contea. Questi a loro volta scelgono i delegati alle riunioni di Stato, e queste ultime esprimono i delegati alla convention nazionale del partito. La finalità di questo sistema è aprire al maggior numero possibile di persone la partecipazione politica e offrire al reclutamento di nuovi talenti un incentivo che non si limiti alla votazione alle elezioni primarie.

Nei caucus gli elettori non hanno in mano alcuna scheda, semplicemente si ritrovano, discutono e fanno sapere quale candidato del proprio partito preferiscono. Nelle primarie, invece, ci si ritrova di fronte a un seggio, ma non sempre le cose funzionano allo stesso modo. In alcuni stati i votanti ricevono tutte le schede (quelle per i Democratici e quelle per i Repubblicani) e poi ne infilano nell'urna soltanto una, in altri devono manifestare con un certo anticipo (variabile) da che parte stanno, in altri ancora devono dichiarare per chi vogliono votare prima di entrare in cabina.

Le primarie si adottarono per la prima volta a livello federale (già usate nel Wisconsin dal 1903) nelle elezioni del 1912. La convention è il momento conclusivo verso il quale tende tutto il sistema dei caucus e delle primarie: è il congresso del partito che sceglie (ma, il più delle volte, non può che ratificare l'esito delle primarie svoltesi in precedenza) i candidati alla presidenza e alla vice presidenza, e che discute e delibera a proposito del programma elettorale.

 




 

 

 

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