254 - 29.05.04


Cerca nel sito
Cerca WWW
Amici e nemici della sinistra moderna

Adam Michnik


Il problema principale che affligge il consiste nel definire dove si trovano gli amici e i nemici della sinistra moderna. "Mostrami i tuoi nemici e ti dir… quali sono i tuoi amici e quali sono i tuoi valori". In primo luogo, gli amici ed i nemici sono gli amici e i nemici interni. Nello specifico, i nemici sono i populisti di tre tipi: in primo luogo, il populismo liberale, quando dichiara apertamente che ci… che importa œ solo la logica dell'economia di mercato, e che œ necessario implementare gli interventi dello stato in tutti i meccanismi della vita pubblica. Io li chiamo "i tatcheristi dei poveri". Vi œ poi il populismo sociale, il populismo della rivendicazione, che œ estremamente tipico in Polonia: œ un tema molto dibattuto nel mio paese, dove spesso si abusa della retorica populista. In terzo luogo, il populismo etnico, che ricorre a forme quali la xenofobia, che attacca gli emigrati e dichiara che la Polonia appartiene ai polacchi, la Francia ai francesi, la Russia ai russi etc, e che pertanto non vi œ diritto di cittadinanza per nessun altro paese. Questo terzo fattore œ estremamente importante perch¹ osserviamo, in Europa, tutta una serie di processi contraddittori: da una parte l'integrazione, dall'altra la rivitalizzazione dei populismi etnici. Quando riconosciamo quali siano i nostri nemici interni, dobbiamo allora chiederci chi siano i nostri nemici all'esterno, come individuarli - e qui arriviamo al cuore del problema del dopo Madrid. Il nemico numero uno sono gli Stati Uniti? O gli islamo-fascisti? O gli islamo-bolscevichi? Dobbiamo scegliere la risposta: sono gli uni o gli altri?
Americanofobia?
La sinistra europea gode di una lunga tradizione americanofoba e capisco perch¹: gli Stati uniti all'epoca della guerra fredda hanno supportato i regimi di Franco e le dittature di destra. Ma la situazione cambia, le cose mutano con il tempo. þ vero che Gorge W. Bush non œ da considerare un sant'uomo, un eroe, e non posso immaginarmi, in quanto americano, di votare per lui. Nonostante questo, come non ricordare che, durante la seconda Guerra Mondiale, gli Stati Uniti erano lo stato dei nostri sogni? Presentano anche loro problemi di giustizia sociale, sono stati talvolta una figura negativa, ma dobbiamo riconoscere che nella guerra contro i nazisti sono stati il nostro alleato, sono stati l'alleato delle democrazie, dei progressisti europei. Ho molto meditato sui fatti deplorevoli che sono avvenuti a Madrid e il fatto che i nostri amici spagnoli siano riusciti a vincere le elezioni mi riempie di gioia, ma non condivido le dichiarazioni fatte a ridosso di questo atto terroristico deplorevole riguardo il ritiro dei soldati spagnoli dall'Iraq. Il governo socialista pu… mutare la sua politica estera, ma forse non œ giusto che questo avvenga dopo un atto terroristico. Equivale ad un regalo ai terroristi: Al Qaeda ha ricevuto il chiaro e forte segnale che questi metodi sono legittimi per manipolare le elezioni nei paesi europei. Madrid non œ una piccola cittù, œ una cittù che œ giù stata colpita dal terrorismo. Siamo di fronte a una nuova era del terrorismo: ci aspetta una guerra lunga e sanguinosa ma non bisogna capitolare di fronte a questi atti. Un grande pensatore spagnolo, Fernando Savater, critico della politica statunitense e della politica di Aznar, a causa del suo pro-statunitismo, ha sostenuto che vi œ la speranza di una sorta di compromesso storico col terrorismo. Ebbene, questa œ un'illusione. Ci troviamo in guerra: all'inizio della Seconda Guerra Mondiale, l'attacco dei nazisti alla Polonia fu il risultato dei patti Ribbentropp. Non bisogna oggi riprendere questa logica ed applicarla ai fatti dei nostri giorni. Di nuovo, insisto sul fatto che la domanda cruciale œ la seguente: quali i pericoli delle democrazie di oggi? E l'antiamericanismo significa essere di sinistra, oggi? Oppure œ sintomo di un altro atteggiamento? Essere di sinistra significa essere antitotalitaristi? Quale sarù l'analisi dei cambiamenti dei paesi dell'est, in Russia ad esempio? Cosa significa, per la sinistra, il regime di Putin? Cosa sarù dell'Ucraina, quali saranno i progetti che verranno portati avanti in questa regione? L'Ucraina non esisteva nei discorsi della sinistra fino a poco tempo fa. Perch¹? Perch¹ siamo pi¦ sensibili e vulnerabili riguardo contesti pi¦ allargati. Ci interessiamo di pi¦ dell'Iraq di Saddam Hussein, che non di una regione piccola come l'ex repubblica sovietica. Critichiamo tutti la politica militarista di Bush in Iraq, œ un atteggiamento diffuso: ma abbiamo una proposta che ci faccia capire come sostenere le democrazie in Iran, dove, invece, ci sarebbe bisogno di farlo? Abbiamo dei progetti? Oppure criticare Bush œ l'unica opzione? Ritengo che oggi la caratteristica primaria della sinistra debba essere la seguente: una ridefinizione dei pericoli, e insieme una ridefinizione dei progetti per il futuro.

(L'intervento œ stato presentato nel corso del convegno sul liberalsocialismo organizzato da "Reset" il 19 e 20 marzo 2004).









 

 

 

 

Vi e' piaciuto questo articolo? Avete dei commenti da fare? Scriveteci il vostro punto di vista a
redazione@caffeeuropa.it