252 - 01.05.04


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Dalla radio al web, la liberazione lusitana.

Mauro Buonocore


Che rivoluzione è una rivoluzione che inizia con una canzone d’amore e finisce con dei fiori rossi infilati nei fucili? E’ la rivoluzione che ha condotto a morte la dittatura più longeva d’Europa, è l’insurrezione di giovani militari democratici che hanno sovvertito il governo dello stato e portato il paese sulla strada della democrazia. Tra note, siti web e immagini cinematografiche vediamo come è raccontato il 25 aprile più importante della storia lusitana.

Prima di tutto la storia
Dal sito dell'Universitö di Coimbra un percorso dettagliato tra le fasi e i numeri della Rivoluzione dei Garofani. Da un breve ritratto della dittatura di Salazar fino al 23 luglio, giorno di insediamento del primo governo costituzionale del nuovo Portogallo, la cronologia degli eventi pið importanti e significativi accompagnata da saggi, brevi schede, un piccolo dizionario delle cariche istituzionali e documenti audio per comprendere l'evento pið importante del Novecento portoghese. In inglese e in portoghese.

Quel giorno per immagini
Viene dalla Scozia ed ² tutto in inglese questo sito dedicato alla storia politica contemporanea del Portogallo. Documenti e saggi illustrano in maniera dettagliata la storia della rivoluzione, ma per arrivare alla parte pið allettante e curiosa del sito bisogna scorrere la navigazione verso le parti basse della pagina, dove i pið attenti alle immagini e ai dettagli della storia possono guardare una ricca galleria di immagini d'epoca con colori e atmosfere degli eventi del '74.

La colonna sonora della rivoluzione
Tre canzoni che hanno scandito con musica e parole di quel 25 aprile del '74. E depois do adeus (E dopo l'addio) ² una canzonetta d'amore con cui Paulo de Carvalho aveva rappresentato il Portogallo all'Eurofestival; le sue note, trasmesse da una radio di Lisbona, furono il primo segnale di allerta per le truppe rivoluzionarie. Terra della fratellanza/E' il popolo che pið conta/Dentro di te, paese: la storia lusitana iniziava davvero a cambiare colore quando, venticinque minuti dopo la mezzanotte, una radio della capitale diffuse Grändola, Vila Morena (Grändola, bruno paese) canzone cantata da Jos³ Alfonso e proibita dal regime per il suo testo. Durante la giornata dell'insurrezione e sull'onda dell'entusiasmo rivoluzionario la popolazione assunse Eu vim de longe (Sono venuto da lontano).

25 aprile, una data due liberazioni
Era il 1974 quando il Portogallo scroll÷ di dosso dalla sua storia il peso della dittatura fascista di Salazar e Caetano. Era il 1945 quando l'Italia pot³ dirsi finalmente liberata dall'occupazione nazifascista e riuscÒ a mettere la parola fine alla seconda guerra mondiale. Due volte il venticinque aprile si colora di diverse sfumature di libertö. La Fondazione Mario Soares, primo capo del governo democratico portoghese ha voluto ricordare questa coincidenza con una serie di colloqui per approfondire le differenze e l'importanza di queste concomitanze. Tra i partecipanti, i cui interventi si possono ascoltare in audio, anche lo scrittore italiano Antonio Tabucchi. In portoghese e in italiano.

La rivoluzione minuto per minuto
25 Aprile 1974, ore 00.29 inizia il conto alla rovescia, e mezzora dopo la mezzanotte si registrano le prime manovre militari che vedono le truppe dell' M.F.A. (Movimento das For­as Armadas) prendere possesso a mano a mano dei centri nevralgici del potere della dittatura. La radio scandisce ogni momento, le principali stazioni si uniscono in una unica voce che si fa megafono dell'evento portando nelle case portoghesi i momenti pið importanti delle azioni militari: i primi scontri con il nemico, la fuga dei ministri sconfitti, la definitiva deposizione del potere nelle mani degli insorti.

Al cinema vanno in scena i giovani eroi.
Erano giovani ufficiali dell’esercito, avevano formato un movimento che credendo fortemente cambiamento del paese passava per le loro mani, hanno dato vita alla rivoluzione e una donna ha raccontato la loro storia al cinema. Affermata attrice che ha prestato il suo viso alle opere di un colosso del cinema mondiale e portoghese come Manoel De Oliveira, ma anche al lavoro di molti cineasti in giro per l’Europa e per il mondo, un nome su tutti Quentin Tarantino per Pulp Fiction, Maria de Medeiros, nel 2000 si è messa dietro la macchina da presa e ha raccontato nella sua opera prima l’impresa epica e corale dei Capitani d’aprile, dei giovani ufficiali che seguendo il loro motto di libertà (“C’è un momento in cui l’unica soluzione è disobbedire”) hanno portato a compimento una rivoluzione che senza grandi spargimenti di sangue pose fine all’Estado Novo della dittatura fascista.

 

 

 

 

 

 

 

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