Caffe' Europa

Arte/Caravaggio

 

Antonio Amorosi, "Interno con tre suonatori", olio su tela, cm 99 x 73; collezione privata

Una natura verdeggiante che si staglia sul cielo azzurro e che si apre oltre la finestra di questo interno di cucina, dove tre improvvisati suonatori si esibiscono in un allegro concertino interrompendo il frugale pasto a base di pane e cipolle che si trova ancora sulla tavola imbandita. Ecco qui che Antonio Amorosi (1660-1738) - pittore marchigiano formatosi a Roma nella bottega di Giuseppe Ghezzi ed attivo dalla fine del Seicento come pittore di temi sacri e di soggetti di genere - racchiude in un sol quadro un paesaggio, un interno e una natura morta: tre "generi" in uno. Molto forte è inoltre, scrive i catalogo Ludovica Trezzani, la componente caricaturale nella resa dei visi degli sgangherati e rattoppati musici. Questo dipinto settecentesco, come l'altro del medesimo autore raffigurante un "Interno con tre giocatori di carte", è esposto nella sezione della mostra bresciana dedicata a "Roma e i Bamboccianti". Dove troviamo le opere dei vari Michelangelo Cerquozzi e Pieter van Laer, detto il Bamboccio, oltre a diverse altre semplici e antiretoriche scene di vita popolare, pullulante di piccoli e dimessi personaggi, dipinte dai molti pittori stranieri attivi nel Seicento nella maestosa Roma barocca.


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