257 - 10.07.04


Cerca nel sito
Cerca WWW
Sarkozy guarda a Londra
Daniele Castellani Perelli

Scricchiola l'asse: Sarkozy guarda a Londra

"Nicolas Sarkozy trova insufficiente il motore franco-tedesco". Lo scrive Le Monde, che racconta come il neo-ministro delle Finanze francese, grande rivale del Presidente Chirac, chieda nuove alleanze e giudichi che la relazione con Berlino non deve essere "esclusiva": "Questa critica della strategia di Jacques Chirac rilancia in Europa - commenta il quotidiano - gli interrogativi sul ruolo della coppia franco-tedesca nell'Unione allargata". In un'intervista al Financial Times e a Les Echos, Sarkozy ha dichiarato tra l'altro che "vivere a venticinque è molto diverso da quello che era la Comunità europea dei sei o dei nove". Bela Anda, portavoce, del governo tedesco, ha replicato con una certa irritazione: "Il presidente francese si è spesso pronunciato sulla relazione tra Parigi e Berlino, e l'ha descritta come una relazione che è centrale per la politica europea. Allora mi perdonerete se non commento qui ogni dichiarazione di un ministro delle Finanze francese".

Durante un primo viaggio a Londra, nel dicembre 2002, Nicolas Sarkozy aveva fatto partecipe Tony Blair del suo desiderio di veder nascere, all'epoca, un asse "Parigi-Londra-Madrid". In un più recente viaggio, nota sempre Le Monde, il 25 maggio Sarkozy ha avuto una seduta di lavoro e una colazione con il suo omologo britannico Gordon Brown. Poi è stato ricevuto a Downing Street da Tony Blair, al quale ha ripetuto la necessità che la Francia e il Regno Unito lavorino più strettamente insieme. Ha dichiarato che "ci sarebbero delle lezioni da prendere dal formidabile pragmatismo e dal grandissimo dinamismo" dell'economia britannica. "Quando vedono un problema - dichiarò Sarkozy - i britannici non reagiscono in termini d'ideologia, ma provano a trovare la formula migliore. M'interessa sapere come ha fatto il ministro delle Finanze dell'economia europea che ha il più forte tasso di crescita ad ottenere questo risultato", anche se la Gran Bretagna "ha i suoi problemi, specialmente i servizi pubblici che hanno bisogno d'essere modernizzati, e anche il sistema sanitario". Nicolas Sarkozy, dicono a Londra, avrebbe colpito Tony Blair, che, sebbene sia praticamente coetaneo del ministro francese, avrebbe rivisto in lui il Tony Blair del 1997, il giovane leader che conquistava il governo.

Terrorismo: Strasburgo contro gli Usa

Il Parlamento europeo, alla vigilia del summit irlandese tra Ue e Usa, ha richiesto alla Corte di giustizia europea l'annullamento dell'accordo bilaterale sul trasferimento dei dati dei passeggeri dei voli transatlantici. Lo scrive lo svizzero Le Temps , che cita la dichiarazione del Presidente del Parlamento uscente, Pat Cox : "Questa decisione riflette la preoccupazione di una larga maggioranza del Parlamento europeo sulla necessità di difendere i diritti fondamentali e le libertà dei cittadini europei". Anche Cox chiede alla Corte di giustizia di annullare l'accordo, che è stato firmato dai governi il 28 maggio a Washington e che permette alle dogane americane di avere accesso ad un massimo di 34 dati individuali. "Gli Stati Uniti sono fiduciosi che la Corte sosterrà l'accordo", ha replicato, in visita a Bruxelles, il segretario aggiunto alla Sicurezzaa interna americana James Loy.

Costituzione europea: socialisti francesi nel caos

Nonostante i recenti successi elettorali, non trovano pace i socialisti francesi. Ne parla il quotidiano svizzero-tedesco Neue Zuercher Zeitung, che così descrive la "gazzarra interna sulla Costituzione": "I socialisti francesi litigano sul testo. La corrente di sinistra rifiuta categoricamente la ratifica. Il campo degli scettici s'ingrossa, mentre l'ex primo ministro Fabius evita una chiara presa di posizione". C'è però anche chi difende la Costituzione. L'ex ministro delle Finanze Dominique Strauss-Kahn, uno dei leader della corrente riformista, si è espresso abbastanza chiaramente per l'accettazione del testo, con la speranza che il partito trovi alla fine una linea comune. L'ex ministro per l'Europa Pierre Moscovici, come anche gli ex ministri Martine Aubry und Elisabeth Guigou, e come il sindaco di Parigi Delanoë, hanno caldeggiato allo stesso modo la ratifica, senza rinunciare tuttavia a criticare alcune "mancanze" del testo. Tra i veterani sono favorevoli al testo, pur senza entusiasmo, l'ex Presidente della Commissione europea Jacques Delors e il ministro della giustizia di Mitterrand Robert Badinter. "Il segretario dei socialisti Hollande dovrà compiere acrobazie per mascherare il deplorevole quadro del suo partito - scrive la Neue Zuercher - . La sinistra interna vorrebbe che si tenesse in ottobre il referendum tra i membri del partito. La discordia sulla politica europea fa sembrare il recente successo alle elezioni europee solo un monito per il governo di Raffarin, e non una dimostrazione di fiducia verso l'opposizione francese".

 





 

Vi e' piaciuto questo articolo? Avete dei commenti da fare? Scriveteci il vostro punto di vista a
redazione@caffeeuropa.it