Scricchiola l'asse: Sarkozy guarda
a Londra
"Nicolas Sarkozy trova insufficiente il motore
franco-tedesco". Lo scrive
Le
Monde, che racconta come il neo-ministro delle Finanze
francese, grande rivale del Presidente Chirac, chieda
nuove alleanze e giudichi che la relazione con Berlino
non deve essere "esclusiva": "Questa
critica della strategia di Jacques Chirac rilancia in
Europa - commenta il quotidiano - gli interrogativi
sul ruolo della coppia franco-tedesca nell'Unione allargata".
In un'intervista al Financial Times e a Les Echos, Sarkozy
ha dichiarato tra l'altro che "vivere a venticinque
è molto diverso da quello che era la Comunità
europea dei sei o dei nove". Bela Anda, portavoce,
del governo tedesco, ha replicato con una certa irritazione:
"Il presidente francese si è spesso pronunciato
sulla relazione tra Parigi e Berlino, e l'ha descritta
come una relazione che è centrale per la politica
europea. Allora mi perdonerete se non commento qui ogni
dichiarazione di un ministro delle Finanze francese".
Durante un primo viaggio a Londra, nel dicembre 2002,
Nicolas Sarkozy aveva fatto partecipe Tony Blair del
suo desiderio di veder nascere, all'epoca, un asse "Parigi-Londra-Madrid".
In un più recente viaggio, nota sempre Le Monde,
il 25 maggio Sarkozy ha avuto una seduta di lavoro e
una colazione con il suo omologo britannico Gordon Brown.
Poi è stato ricevuto a Downing Street da Tony
Blair, al quale ha ripetuto la necessità che
la Francia e il Regno Unito lavorino più strettamente
insieme. Ha dichiarato che "ci sarebbero delle
lezioni da prendere dal formidabile pragmatismo e dal
grandissimo dinamismo" dell'economia britannica.
"Quando vedono un problema - dichiarò Sarkozy
- i britannici non reagiscono in termini d'ideologia,
ma provano a trovare la formula migliore. M'interessa
sapere come ha fatto il ministro delle Finanze dell'economia
europea che ha il più forte tasso di crescita
ad ottenere questo risultato", anche se la Gran
Bretagna "ha i suoi problemi, specialmente i servizi
pubblici che hanno bisogno d'essere modernizzati, e
anche il sistema sanitario". Nicolas Sarkozy, dicono
a Londra, avrebbe colpito Tony Blair, che, sebbene sia
praticamente coetaneo del ministro francese, avrebbe
rivisto in lui il Tony Blair del 1997, il giovane leader
che conquistava il governo.
Terrorismo: Strasburgo contro gli Usa
Il Parlamento europeo, alla vigilia del summit irlandese
tra Ue e Usa, ha richiesto alla Corte di giustizia europea
l'annullamento dell'accordo bilaterale sul trasferimento
dei dati dei passeggeri dei voli transatlantici. Lo
scrive lo svizzero
Le
Temps , che cita la dichiarazione del Presidente
del Parlamento uscente, Pat Cox : "Questa decisione
riflette la preoccupazione di una larga maggioranza
del Parlamento europeo sulla necessità di difendere
i diritti fondamentali e le libertà dei cittadini
europei". Anche Cox chiede alla Corte di giustizia
di annullare l'accordo, che è stato firmato dai
governi il 28 maggio a Washington e che permette alle
dogane americane di avere accesso ad un massimo di 34
dati individuali. "Gli Stati Uniti sono fiduciosi
che la Corte sosterrà l'accordo", ha replicato,
in visita a Bruxelles, il segretario aggiunto alla Sicurezzaa
interna americana James Loy.
Costituzione europea: socialisti francesi nel caos
Nonostante i recenti successi elettorali, non trovano
pace i socialisti francesi. Ne parla il quotidiano svizzero-tedesco
Neue
Zuercher Zeitung, che così descrive la "gazzarra
interna sulla Costituzione": "I socialisti
francesi litigano sul testo. La corrente di sinistra
rifiuta categoricamente la ratifica. Il campo degli
scettici s'ingrossa, mentre l'ex primo ministro Fabius
evita una chiara presa di posizione". C'è
però anche chi difende la Costituzione. L'ex
ministro delle Finanze Dominique Strauss-Kahn, uno dei
leader della corrente riformista, si è espresso
abbastanza chiaramente per l'accettazione del testo,
con la speranza che il partito trovi alla fine una linea
comune. L'ex ministro per l'Europa Pierre Moscovici,
come anche gli ex ministri Martine Aubry und Elisabeth
Guigou, e come il sindaco di Parigi Delanoë, hanno
caldeggiato allo stesso modo la ratifica, senza rinunciare
tuttavia a criticare alcune "mancanze" del
testo. Tra i veterani sono favorevoli al testo, pur
senza entusiasmo, l'ex Presidente della Commissione
europea Jacques Delors e il ministro della giustizia
di Mitterrand Robert Badinter. "Il segretario dei
socialisti Hollande dovrà compiere acrobazie
per mascherare il deplorevole quadro del suo partito
- scrive la Neue Zuercher - . La sinistra interna vorrebbe
che si tenesse in ottobre il referendum tra i membri
del partito. La discordia sulla politica europea fa
sembrare il recente successo alle elezioni europee solo
un monito per il governo di Raffarin, e non una dimostrazione
di fiducia verso l'opposizione francese".
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