Il titolo dell'articolo sembra pensato per lasciare
un dubbio in sospeso: Where to file it?, "Dove
archiviarla?". Ma l'interrogativo é subito sciolto
non appena l'occhio del lettore scende un po' più
in basso, dove una foto accompagna l'inizio del testo.
Ecco un bel cestino di metallo pieno di carta straccia.
Che cosa sono quei fogli che riempiono il cestino?
Nelle intenzioni del settimanale inglese The Economist
si tratta niente di meno che della bozza della Costituzione
europea elaborata dalla Convenzione presieduta da
Valéry Giscard d'Estaing.
L'articolo,
apparso sul numero dello scorso 19 giugno, non usa
mezzi termini nell'affermare che la bozza peggiora
i problemi che si era prefissa di risolvere, che rende
l'architettura costituzionale dell'Unione ancora più
difficile da capire di quanto non lo fosse prima.
Sì, ci sono un paio di cose ben fatte, continua l'Economist,
che la rendono non del tutto priva di senso, ma nella
sostanza, l'intero testo della bozza elaborata dalla
Convenzione si occupa soltanto di argomenti e temi
inessenziali, "relativamente privi di importanza",
ogni punto che all'inizio dei lavori sembrava cruciale,
é sfiorato in maniera superficiale se non addirittura
sbagliata.
Lo stile asciutto e preciso della tradizione giornalistica
anglosassone si sofferma poi su alcuni temi particolari
del testo in questione, e non sono risparmiati argomenti
come la divisione dei poteri per il governo dell'Unione,
un problema che, secondo il settimanale inglese, ha
trovato una risposta "tanto vaga che nemmeno i membri
stessi della Convenzione sono in grado di spiegarne
esattamente il significato". E ancora il documento
viene definito come "una bozza zeppa di improvvisati
compromessi, anomalie e assurdità".
In breve, l'Economist afferma l'esigenza e
l'importanza di una Costituzione per l'Unione, un
unico documento che "sappia codificare tutti i trattati
ratificati fino a oggi", "che spieghi esattamente
quale sia lo statuto dell'Unione", ma il lavoro compiuto
da Giscard d'Estaing, Giuliano Amato e gli altri membri
della Convenzione, viene archiviato come roba da buttare
nell'immondizia, perché "la Conferenza intergovernativa
non manterrà la bozza di Costituzione realizzata dalla
Convenzione", o meglio, "lo farà giusto per il tempo
necessario a gettarla nel più vicino cestino per la
spazzatura".
D'accordo, la versione definitiva di quella che sarà
la Costituzione europea é forse ancora lontana da
venire, e la Conferenza intergovernativa avrà da lavorare
sul testo prodotto dalla Convenzione. D'altra parte
sappiamo che dalla Gran Bretagna non si sono mai risparmiate
parole al vetriolo verso europeisti ed europeismi.
E' vero pure che la critica sferzante al lavoro di
chi governa e fa scelte per i cittadini in nome della
politica democratica deve costantemente stare sotto
il controllo, sagace e severo, dell'opinione pubblica,
lezione questa che ha iniziato a circolare per il
mondo proprio a partire da quell'illuminismo che nella
tradizione anglosassone affonda le sue radici. Ma,
che diamine, signori: un po' di stile.
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