231 - 09/05/03


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Dalla Costituzione dell’Ue alla Conferenza intergovernativa

di Lucia Serena Rossi

La fase della Convenzione si sta chiudendo e ora inizia quella intergovernativa, in cui i Capi di Stato e di Governo suggeriranno a distanza (da Salonicco, ma anche dalle singole cancellerie) ulteriori aggiustamenti. Dopo una fase di schermaglie dentro e fuori la Convenzione, che continuerà a riunirsi ancora sino a luglio, si aprirà in ottobre il negoziato internazionale vero e proprio, vale a dire la Conferenza Intergovernativa (Cig) che, almeno in teoria, potrebbe riscrivere in tutto o in parte, la bozza così faticosamente partorita dalla Convenzione. Questa ulteriore fase non sarà nemmeno l’ultima, ma sarà seguita dal processo di ratifica da parte di tutti gli Stati membri vecchi e nuovi, i quali avranno un veto finale ma non potranno più modificarne il testo.

La Cig è per( il passaggio più insidioso, perché il testo della futura Costituzione non sarà più oggetto di clamorose ma visibili battaglie di principio condotte da politici con ambizioni di costituenti, ma dell’azione silenziosa ma efficace di diplomatici di lungo corso in grado di servire il proprio mandato nazionale sovvertendo totalmente la portata di un testo giuridico con la semplice modifica di qualche termine.

Nel mezzo di questa svolta, il primo luglio, inizia il turno di presidenza italiana che si troverà a gestire tutti questi pericolosi passaggi. il coro dei nostri politici è apparentemente unanime nel senso di favorire l’integrazione europea, ma bisognerà poi veder, al dunque, quali saranno le posizioni effettive.

E’ dunque questo il momento migliore per una riflessione che da un lato potrà ragionare su una bozza meno malferma e dall’altra dovrà cercare di chiarire le linee e le priorità della presidenza italiana.

Su questi temi il Centro interdipartimentale Ricerche sul Diritto delle comunità europee dell’Università di Bologna, assieme al Parlamento europeo e alla Commissione europea, ha promosso un convegno internazionale che si terrà il 4 e il 5 luglio, intitolato Dalla Costituzione dell’Ue alla Conferenza intergovernativa. I compiti della presidenza italiana

Il convegno è articolato in modo da confrontare giuristi provenienti dalle principali università europee, rappresentanti delle istituzioni comunitarie, membri della Convenzione e politici italiani del Governo e dell’opposizione.


I temi affrontati nella sessione del primo giorno del convegno sono quelli della natura della Costituzione europea, delle competenze dell’Unione, dello spazio di libertà sicurezza e giustizia, della protezione dei diritti fondamentali e dei problemi relativi all’entrata in vigore dei trattati. Si continuerà poi con membri del Parlamento europeo, della Corte di giustizia e rappresentanti della Commissione che analizzeranno, dai rispettivi punti di vista, il nuovo equilibrio di poteri che si va delineando nell’Unione. Gli onorevoli Amato, Follini e Inigo Mendez de Vigo faranno sentire la voce dei membri della Convenzione.


Il secondo giorno del convegno vedrà poi rappresentanti politici del governo e dell’opposizione (gli onorevoli Fini, Fassino e Buttiglione) partecipare ad una tavola rotonda le cui conclusioni saranno infine tratte da Romano Prodi.


Il convegno è aperto a tutti. Per maggiori informazioni si rinvia al sito:
www.cirdce.unibo.it


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