La fase della Convenzione si sta chiudendo e ora
inizia quella intergovernativa, in cui i Capi di Stato
e di Governo suggeriranno a distanza (da Salonicco,
ma anche dalle singole cancellerie) ulteriori aggiustamenti.
Dopo una fase di schermaglie dentro e fuori la Convenzione,
che continuerà a riunirsi ancora sino a luglio,
si aprirà in ottobre il negoziato internazionale
vero e proprio, vale a dire la Conferenza Intergovernativa
(Cig) che, almeno in teoria, potrebbe riscrivere in
tutto o in parte, la bozza così faticosamente
partorita dalla Convenzione. Questa ulteriore fase
non sarà nemmeno l’ultima, ma sarà
seguita dal processo di ratifica da parte di tutti
gli Stati membri vecchi e nuovi, i quali avranno un
veto finale ma non potranno più modificarne
il testo.
La Cig è per( il passaggio più
insidioso, perché il testo della futura Costituzione
non sarà più oggetto di clamorose ma
visibili battaglie di principio condotte da politici
con ambizioni di costituenti, ma dell’azione
silenziosa ma efficace di diplomatici di lungo corso
in grado di servire il proprio mandato nazionale sovvertendo
totalmente la portata di un testo giuridico con la
semplice modifica di qualche termine.
Nel mezzo di questa svolta, il primo luglio, inizia
il turno di presidenza italiana che si troverà
a gestire tutti questi pericolosi passaggi. il coro
dei nostri politici è apparentemente unanime
nel senso di favorire l’integrazione europea,
ma bisognerà poi veder, al dunque, quali saranno
le posizioni effettive.
E’ dunque questo il momento migliore per una
riflessione che da un lato potrà ragionare
su una bozza meno malferma e dall’altra dovrà
cercare di chiarire le linee e le priorità
della presidenza italiana.
Su questi temi il Centro interdipartimentale Ricerche
sul Diritto delle comunità europee dell’Università
di Bologna, assieme al Parlamento europeo e alla Commissione
europea, ha promosso un convegno internazionale che
si terrà il 4 e il 5 luglio, intitolato Dalla
Costituzione dell’Ue alla Conferenza intergovernativa.
I compiti della presidenza italiana
Il convegno è articolato in modo da confrontare
giuristi provenienti dalle principali università
europee, rappresentanti delle istituzioni comunitarie,
membri della Convenzione e politici italiani del Governo
e dell’opposizione.
I temi affrontati nella sessione del primo giorno
del convegno sono quelli della natura della Costituzione
europea, delle competenze dell’Unione, dello
spazio di libertà sicurezza e giustizia, della
protezione dei diritti fondamentali e dei problemi
relativi all’entrata in vigore dei trattati.
Si continuerà poi con membri del Parlamento
europeo, della Corte di giustizia e rappresentanti
della Commissione che analizzeranno, dai rispettivi
punti di vista, il nuovo equilibrio di poteri che
si va delineando nell’Unione. Gli onorevoli
Amato, Follini e Inigo Mendez de Vigo faranno sentire
la voce dei membri della Convenzione.
Il secondo giorno del convegno vedrà poi rappresentanti
politici del governo e dell’opposizione (gli
onorevoli Fini, Fassino e Buttiglione) partecipare
ad una tavola rotonda le cui conclusioni saranno infine
tratte da Romano Prodi.
Il convegno è aperto a tutti. Per maggiori
informazioni si rinvia al sito:
www.cirdce.unibo.it
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