264 - 30.10.04


Cerca nel sito
Cerca WWW
Un giorno di discussione per scegliere il presidente

Daniele Castellani Perelli


Si avvicinano le elezioni americane, e non può esserci occasione migliore per riflettere sulla democrazia oggi in Occidente. L’occasione ovviamente non è sfuggita a James Fishkin, il professore di Stanford da anni impegnato nell’esperimento del deliberative poll, il sondaggio deliberativo, che chiede ai cittadini di esprimere un’opinione solo dopo averli sottoposti ad un processo di informazione e di discussione, completo e pluralista. Nell’ambito di questa ricerca, il 16 ottobre, a soli 15 giorni dal fatidico 2 novembre, quasi 2000 americani si sono riuniti per il cosiddetto Pbs Deliberative day, per discutere insieme degli stessi temi che hanno dominato la campagna elettorale.

Questo “dialogo democratico” è il prodotto della cooperazione tra varie organizzazioni locali e nazionali (riunitesi sotto la sigla By the people) e la Pbs, la televisione pubblica americana. Il Deliberation day si è concentrato principalmente su due temi chiave dell’agenda nazionale, la sicurezza nazionale e i posti di lavoro americani nell’economia globale, e ha discusso le idee e i temi emersi nella campagna presidenziale e nel discorso pubblico contemporaneo. Le “deliberazioni” si sono tenute quasi simultaneamente in 17 comunità (Albuquerque, NM; Baton Rouge, LA; Boise, ID; Charlottesville, VA; Cleveland, OH; Detroit, MI; Houston, TX; Kansas City, MO; Lexington, KY; Lincoln, NE; Miami, FL; New Haven, CT; Pittsburgh, PA; Rochester, NY; San Diego, CA; Seattle, WA; and St. Louis, MO) e ciascuna è stata coperta dai media, in special modo dalla locale stazione della Pbs. In altre due città (Lincoln, Neb. and St. Louis, Mo) il sondaggio è stato tenuto il 9 ottobre, giusto un giorno dopo il secondo dibattito televisivo presidenziale.

I partecipanti sono stati scelti tra gruppi di cittadini accuratamente selezionati, con l’intento di rappresentare l’opinione pubblica americana contemporanea. E’ stato loro fornito materiale vario (cartaceo e video), con l’aiuto di moderatori hanno discusso in piccoli gruppi (in cui i moderatori hanno vigilato che venissero espressi tutti i punti di vista), e hanno potuto interrogare degli esperti. Parte del weekend deliberativo è stato trasmesso in televisione, anche in diretta. Al termine sono stati resi pubblici i risultati e le analisi scientifiche: sono impostati sul confronto tra le opinioni espresse dai partecipanti all’inizio e poi alla fine del sondaggio, sulla base cioè delle informazioni apprese con il materiale e con le discussioni della “deliberazione”. L’intento è quello di rafforzare un dialogo civile che abbia rispetto di tutte le opinioni, e di mostrare come non possa esserci opinione pubblica se questa non è correttamente informata.

L’idea, come detto, nasce dal genio di James Fishkin, e da quello di Bruce Ackerman, che credono che gli americani possano rivitalizzare la loro democrazia e “rompere il ciclo della manipolazione cinica dei media che sta indebolendo la vita pubblica”. I due studiosi propongono un nuovo giorno festivo nazionale, il Deliberation Day appunto, per ogni anno di elezione presidenziale. Il Deliberation Day è una nuova proposta, ma si basa sui piccoli esperimenti compiuti nell’ultimo decennio da James Fishkin, i già citati deliberative poll, in cui i partecipanti incrementano enormemente la loro comprensione dei temi pubblici e spesso cambiano la loro opinione sulla base del materiale e dei dibattiti del “sondaggio deliberativo”.. Ackerman e Fishkin sono consci delle questioni economiche, organizzative e politiche sollevate dalla loro proposta, e ne esplorano il rapporto con le idee di una democrazia liberale.

George Gaylo è un conservatore, un uomo d’affari in pensione. Ha preso parte ad un deliberative poll di By the people, in gennaio, e dopo un iniziale scetticismo è rimasto sorpreso da quante diversità fossero presenti nel piccolo gruppo e dal livello qualitativo del discorso. Gorge Gaylo dice di aver imparato a rispettare le opinioni altrui: “Prima leggevo qualcosa e mi dicevo: come può qualcuno pensare una cosa del genere? Ma poi senti le persone parlare delle loro esperienze, e capisci perché hanno quelle loro opinioni”. Mentre Gaylo ammette che quest’esperienza ha accresciuto la sua tolleranza nei confronti delle opinioni altrui, la signora Rogan, insegnante in pensione, dice di sentirsi ora più sicura nelle proprie idee, e che da allora è aumentato anche il suo impegno civico.


Link utili
Center for Deliberative Democracy
il sito di James Fishkin
il sito della Pbs
il sito di By the People



 

 

 

Vi e' piaciuto questo articolo? Avete dei commenti da fare? Scriveteci il vostro punto di vista a
redazione@caffeeuropa.it