304 - 24.08.06


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Chi ha comprato
il Bonus Berlusconi?

Irene Impelluso



È possibile vivere al di sopra della legge, non pagare le tasse, ottenere tutto ciò che si vuole, magari con la prepotenza, uccidere, violentare donne e ragazzi e rimanere impuniti? Adolphus Hibbert, protagonista del secondo romanzo di Allan Cameron intitolato The Berlusconi Bonus, può liberamente fare tutto questo dopo aver acquistato il bonus del titolo, uno speciale riconoscimento che ottiene come ricompensa per essersi guadagnato una enorme ricchezza.

Il romanzo è ambientato in un futuro senza tempo, in una Inghilterra che non è più parte dell’Europa ma di una Federazione di Liberi Stati Democratici. Nonostante l’evidente tono satirico, l’atmosfera del libro è a tratti irrespirabile e ricorda il mondo della distopia orwelliana fatta di condizionamenti e pressioni psicologiche.
Ma chi acquista il bonus non vive solo al di sopra della legge ma anche al di fuori della storia, o meglio in un periodo chiamato “Fine-della-Storia”, dove valgono soltanto le leggi di mercato. Coloro che si ostinano a voler vivere nella storia sono considerati dei nostalgici pericolosi e sovversivi e appartengono al cosiddetto popolo Fukuyama, dal nome dello storico e filosofo americano, autore di The End of History and the Last Man.

Subito dopo aver ottenuto il suo bonus, Hibbert viene coinvolto in un affare di spionaggio dall’enigmatico Captain Younce il quale sospetta che il suo avvocato Linklater sia passato dalla parte dei dissidenti. Comincia così la vicenda del protagonista e il bonus gli dà inizialmente un senso di potenza, importanza e benessere fisico e la consapevolezza di essere entrato a far parte di una società plutocratica con tutti i vantaggi che ne conseguono.
L’acquisto di un BB, infatti, dà la possibilità di entrare in un club speciale, paradiso di una società consumistica che, dietro l’etichetta di “Società per il miglioramento degli studenti del Terzo Mondo”, nasconde al suo interno palestre, ristoranti, bordelli, cinema, teatri, sale da ballo. Insomma il prodotto di un mondo basato esclusivamente sui privilegi e dove la ricchezza è considerata libertà, “una libertà liquida”. I sentimenti sono banditi, nessuno parla di politica, non perché sia proibito ma perché “nessuno sa da dove cominciare” e perché le masse vengono tenute volutamente nel loro stato di ignoranza. Non mancano i salotti e gli intrattenimenti. All’interno dei Bagni Turchi, per esempio, si discute sulla necessità di avere una vera economia liberale, la sola che possa produrre ricchezza e chi non sostiene questa tesi è considerato antidemocratico. Si è persino introdotta una Rational Consumer Implant card, una speciale carta per predisporre le persone all’auto-interesse razionale affinché non mettano in discussione le conquiste della società.

Hibbert comincia a conoscere questi ambienti ma entra anche a contatto, per la sua attività di spionaggio, con il popolo Fukuyama che vive confinato nei parchi Fine-della-Storia, simili a campi di detenzione da dove si dirige il movimento di resistenza, preparando attacchi terroristici. Fra loro vi è anche Edith, la donna che diverrà sua amante e sarà causa della sua rovina. Nel corso del tempo Hibbert comincia a provare un’angoscia sempre più profonda e il suo entusiasmo iniziale si trasformerà in disincanto fino al pentimento e al drammatico epilogo. Infine verrà anch’egli accusato di essere un traditore, incarcerato e costretto a confessare.

The Berlusconi Bonus è soprattutto un romanzo di idee; vengono citati avvenimenti molto recenti come la guerra in Iraq, gli attentati terroristici di Al-Quaeda e l’attacco alle Torri Gemelle. I leader della società ricca e opulenta rappresentata nel romanzo sono nomi ben noti perché protagonisti dello scenario politico di questi ultimi anni, come il presidente americano George Bush, il primo ministro Tony Blair e, non ultimo, l’ex presidente del Consiglio italiano Berlusconi dal quale, non a caso, il bonus che dà il titolo al romanzo, prende il nome. E nel primo capitolo viene specificato perché. “Sembra che il Primo Ministro sia stato accusato di alterare le leggi e di fare un uso personale della giustizia per uscire fuori da alcune difficoltà finanziare” afferma l’avvocato Linklater.
Quando nel BB Club si parla di storia americana uno dei personaggi afferma che Bush ha invaso l’Iraq “per accrescere la sua importanza politica ma gli manca comunque la tattica e il coraggio di condurre l’esercito in battaglia. Inoltre non ha la capacità di comprendere che governare una nazione è molto più difficile che conquistarla”.

Da sottolineare il commento dell’avvocato Linklater sull’uso della religione da parte del presidente Bush, il quale si definisce un fervente cristiano ma poi crede nell’arricchimento senza scrupoli. “Giudica sempre cosa è bene e cosa è male quando invece dovrebbe ricordarsi che chi giudica sarà giudicato” afferma l’avvocato. Nel corso del tempo, si è privilegiata sempre di più la funzione salvifica della religione a scapito di quella etica. “Fine-della-Storia è da intendersi insomma come fine dell’ideologia ma soprattutto come fine dell’etica e della compassione”, conclude Linklater quando viene rinchiuso in cella.

Il romanzo contiene un’analisi storica dettagliata e profonda e il linguaggio è ricco e sempre pieno di humour. In alcuni casi esso solleva anche degli interrogativi inquietanti e pone delle domande sui nuovi valori, su noi stessi e il nuovo modo di vedere la società e la politica.


Allan Cameron,
The Berlusconi Bonus,
Luith Press Limited, pag.183



 

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