Aria, acqua,
terra e fuoco, sono questi i protagonisti assoluti della
mostra "Let there be smoke" inaugurata a Roma
lo scorso 15 ottobre in occasione della “Giornata
del Contemporaneo” promossa a livello nazionale
dall’Associazione Musei Italiani Arte Contemporanea.
Lino Mannocci, l’artista “espatriato”,
nato a Viareggio nel 1945, che trent’anni fa ha
scelto Londra come sua patria d’adozione, torna
dunque in Italia e trova ospitalità a Roma, al
museo Andersen, solitamente destinato ad accogliere
per sua propria vocazione, artisti stranieri in creativa
relazione con l'Italia.
L’esposizione, in cartellone fino all’8
dicembre, propone quarantasei quadri dipinti da Mannocci
negli ultimi 7 anni. Dall’opera più lontana,
un’olio su tela del 1998 titolata “mare-muro”
a “Nuvolo” del 2005.
Filo rosso che collega tutta la produzione di questi
ultimi anni sono gli elementi primordiali, acqua, aria,
terra e fuoco appunto rivisitati in lunghe e ripetute
serie.
Abbiamo allora una normalissima nuvola che si trasforma
in fumo e il fumo in mare, “sovvertendo ogni regola
prospettica che dispone in scena gli elementi, secondo
prassi riconosciute e consolidate” come commenta
Franco Marcoaldi in uno scritto contenuto nel catalogo
che accompagna la mostra.
Pittore figurativo, Mannocci, che lavora con tecnica
tradizionale su formati di piccola e media dimensione
spesso spartiti in riquadri consequenziali, (come nel
quadro “Let there be smoke”, del 2000, che
dà il titolo alla mostra) fa ricorso nelle sue
tele ad elementi primigeni della natura in perenne trasformazione
– aria, acqua terra, fuoco, …e di qui il
fumo! – per ripercorrere luoghi della propria
memoria, della storia e del mito nei quali la figura
umana si fa presenza ridotta, ma necessaria.
Ed ecco che compare l’uomo, rigorosamente in stile
classico (il buon gusto che va sempre più
diffondendosi sulla terra, cominciò originariamente
a formarsi sotto il cielo greco, è il titolo
di un’opera del 2005) che sembra un elemento naturale
proprio come tutti gli altri, protagonista-spettatore
della scena, guarda e si lascia guardare mentre osserva
dall’interno i prodigi della natura essendone
lui stesso parte integrante.
“Let there be smoke”
opere lindinesi
di Lino Mannocci
Museo Hendrik Christian Andersen
Via Pasquale Stanislao Mancini 20
06/3219089
dal 14 ottobre/8 dicembre
comunicazione.gnam@arti.beniculturali.it
ingresso al pubblico: da martedì a domenica 9-19.30
Catalogo con testi di Franco Marcoaldi e Vittorio Sgarbi
e un colloquio di Elena di Majo con l'artista.
Vi e' piaciuto questo articolo? Avete dei commenti
da fare? Scriveteci il vostro punto di vista a
redazione@caffeeuropa.it
|