260 - speciale agosto 2004


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Di luce e d'ombra
Paola Casella

Se ogni giorno cade
dentro a ogni notte
c'è un pozzo
dove la chiarità è racchiusa.
Bisogna sedersi sulla riva
del pozzo dell'ombra
e pescare luce caduta,
con pazienza.
Pablo Neruda

Sì, lo so che Pablo Neruda ha dedicato splendide poesie d'amore alla sua donna, quelle poesie che ognuna di noi avrebbe voluto ispirare, e che ha composto intense poesie "d'azione" per dare voce al suo impegno politico e sociale. Lo so che ha composto versi lunghi e ricchi e stratificati. Ma è in questo haiku mediterraneo che ritrovo tutto il poeta, la sua capacità di amare l'ombra e l'errore negli uomini e nelle donne, la sua volontà sempre nuova di cercare la luce in fondo ad ogni pozzo.

E' per questo che Neruda non invecchia (ma i poeti possono invecchiare?), anche se oggi avrebbe già cent'anni - era nato il 12 luglio del 1904 a Parral in Cile, col nome di Neftalì Ricardo Reyes, e aveva poi scelto il suo pseudonimo in onore del poeta cecoslovacco Jan Neruda, cantore della povera gente.. E' per questo che è sempre di moda - brutta espressione, a proposito di un uomo cui essere "di moda" sarebbe sembrato un insulto. Perciò, nel centenario della sua nascita, i quotidiani fanno a gara per pubblicare le sue raccolte poetiche. Perciò Philippe Noiret, che somiglia davvero al poeta, ha fatto carte false per potergli prestare il suo volto nel Postino di Troisi.

Perciò a settembre l'IILA, l'Istituto Latinoamericano presso le ex Scuderie di Palazzo Santa Croce a Roma, inaugurerà la mostra Pablo Neruda, passi in Italia, che racconterà, come già era accaduto con Il postino (basato sul romanzo del cileno Antonio Skármeta), il legame fra Neruda e il nostro Paese, dove il poeta giunse esule nei primi anni Cinquanta.

Pablo Neruda, passi in Italia si dividerà in tre sezioni: la biografia, il soggiorno in Italia e, in particolare, i giorni a Capri. Lo scopo è raccontare la vita del poeta attraverso fotografie, lettere e documenti seguendo un percorso che unisca vita privata ed artistica: dalle passeggiate napoletane alle compagnie romane ai rapporti con gli amici traduttori ed editori, dalle conferenze tenute su e giù per il Paese fino alla grande passione vissuta a Capri con l’ultima moglie, Matilde.

La mostra, frutto di mesi di ricerche, fa parte delle celebrazioni per il centenario nerudiano organizzate in tutta Italia dall’Ambasciata del Cile. Poemi, immagini e aneddoti curiosi dipingono il ritratto del cantore dell’amore e dell’uomo politico, dell’amante delle donne e dell'esule sofferente per la propria terra lontana, dell’amico e compagno di partito di Guttuso e Trombadori e del poeta, apparentemente severo nella postura, che però nascondeva un gusto delicatissimo per cose apparentemente futili come la carta colorata e i disegni floreali.

Pablo Neruda, passi in Italia
14 settembre al 16 ottobre 2004
IILA – ex Scuderie di palazzo Santacroce
Vicolo del Catinari 3, Roma
Orari: tutti i giorni , escluso domenica e festivi, dalle ore 11,00 alle ore 19,00.
Info: tel. 06-684921; fax 06-6872834; e-mail: info@iila.org
Sito internet: www.iila.org; www.pabloneruda.it


 

 

 

 

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