259 - speciale agosto 2004


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Le mille note delle vacanze
Paola Casella e Mauro Buonocore

Ce ne è per tutti i gusti. Dalla lirica al rock trasgressivo, dalla classica al pop, dalle sperimentazioni elettroniche alle melodie malinconiche del fado fino all’America Latina. D’estate la musica diventa protagonista assoluta delle serate, delle notti calde e stellate. Abbiamo pensato allora di andare a cercare degli esperti e chiedere loro di consigliarci un concerto, un evento, una serata da non perdere dell’estate musicale. Insomma abbiamo chiesto di raccomandarci un po’ di musica per le vostre orecchie.

Marco Boccitto scrive su Il Manifesto, è autore e conduttore di diverse trasmissioni radiofoniche, ora la sua voce si può ascoltare sulle frequenze di Radio Tre Rai durante un programma intitolato Battiti. Un concerto da non mancare? “Direi il brasiliano Chico César, apparso all'ultimo momento nel cartellone del Fandango Jazz Festival a Roma (28 luglio, La Palma), perché è fresco, intelligente, intergenerazionale, radio friendly, acuto, romantico... e poi è l'unico che senza rinunciare all'influenza creativa dei vari Caetano Veloso e Gilberto Gil ha avuto il coraggio di dire: ‘dobbiamo saperci liberare anche dei liberatori’”.

Critico musicale e scrittore, capo redattore della rivista Rumore Alberto Campo scrive anche su Musica, l’inserto settimanale de la Repubblica: “segnalerei il concerto di Iggy & The Stooges al Traffic Free Festival di Torino, del quale però sono condirettore artistico. Conflitto di interesse….”.
Tre giorni di musica gratuita, 60 ore di spettacoli, 155 artisti impegnati, 110 mila spettatori, cifre per un evento che davvero era imperdibile, e aggira le beghe dei conflitti di interessi e fa parlare di musica, solo di musica: perché Iggy Pop non si doveva proprio perdere? “Perché era la prima e finora unica volta in Italia: un pezzo di storia col mordente dell'attualità, una serata straordinaria, tant’è vero che al richiamo dell'Iguana hanno risposto in oltre 50mila: da Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Austria…”

Di musica pop ci parla Massimo Cervelli, conduttore, insieme a Roberto Gentile, del talk show di cinema di Radio Due Gli spostati, nonché di numerosi programmi musicali, fra cui la telecronaca del Festival di Sanremo, sempre per Radio Due. "Sono molti gli appuntamenti clou di quest'estate per quanto riguarda la musica pop italiana: a cominciare dalle date settembrine di Vasco (l'8 a Reggio Emilia, l'11 a Trieste, il 15 a Padova e il 18 a Pescara), un mito transgenerazionale che a luglio ha richiamato all'Olimpico di Roma oltre 50 mila spettatori e ha fatto il tutto esaurito anche nelle altre piazze. Vasco va visto dal vivo perché sul palcoscenico ha una carica straordinaria, e perché è la conferma che la musica non ha età. Anche Baglioni ha già riempito gli stadi, e continuerà a farlo a estate inoltrata. La data più interessante del suo tour è il 26 agosto nella Valle dei Templi di Agrigento: non male per un neolaureato in architettura. Lo so, lo so, Baglioni è nazional-popolare, ma certe sue canzoni, come I vecchi, sono piccoli capolavori, e lui è un classico, come l'abito scuro che tieni sempre nell'armadio perché, qualche volta, non puoi vestirti che così”.
"Pino Daniele con il suo ultimo cd è diventato più introspettivo e ha scoperto sonorità vicine alla musica brasiliana, in particolare a Caetano Veloso. Andate ad ascoltarlo il 1 agosto al Teatro Antico di Taormina, anche solo per l'atmosfera. Infine, il 4 agosto, intercettate a Cecina gli Articolo 31, unici veri esponenti dell'hip hop italiano - quello che chiamano spaghetti funky - a mantenere la fede nel tempo. Tant'è che il loro TranQui Funky è ancora oggi il manifesto del genere".

Uno sguardo alla classica ce lo facciamo suggerire da Paola Damiani, regista radiofonica ed esperta del genere.
"A costo di essere di parte, consiglio tre concerti che andranno in onda su Radio Tre, perché sono davvero eventi da non perdere. Il 2 agosto in diretta dalla Piazza Maggiore di Bologna alle 21 trasmetteremo il concerto Musica del nostro tempo, che propone agli ascoltatori le nuove composizioni per pianoforte e orchestra vincitrici del concorso annuale in ricordo delle vittime della strage della stazione bolognese. Qualcosa di nuovo e creativo per non dimenticare un drammatico evento del passato: mi sembra un'iniziativa etica, oltre che musicale. In agosto andrà invece in onda, in tempo reale, il concerto diretto a Lucerna da Claudio Abbado, secondo me il più grande direttore d'orchestra vivente - con buona pace di Riccardo Muti, e poi potrete ascoltare anche l'Olandese volante: sarà un po' come trovarsi nel cuore del tempio della musica wagneriana. Per tutto il mese di agosto infine Radio Tre manderà in onda dei straordinari programmi divulgativi di musica contemporanea della Bbc.

Seguiamo poi Nick the Nightfly, voce delle notti musicali di Radio Montecarlo, che ci accompagna nella grande musica americana che ha visto come grande protagonista dell’estate Burt Bacharach: “Non so se riusciremo a vederlo ancora una volta esibirsi dal vivo in Italia – dice Nick – ma Bacharach è sicuramente uno dei più importanti compositori della musica americana dell’ultimo secolo. I suoi concerti italiani (all’Auditorium di Roma e a Umbria Jazz) hanno regalato pezzi memorabili, anche quando erano in versione strumentale; il suo modo di fare, le sue parole, e soprattutto le sue indimenticabili canzoni hanno incantato il pubblico”.

“Tra le cose bellissime viste e ascoltate quest’anno” secondo Pino Saulo, autore radiofonico che regala agli ascoltatori di Radio Tre Rai piccole e grandi perle di musica, “c’è sicuramente George Clinton e i Funkadelic che si sono esibiti a Umbria Jazz (10 luglio): è stato un concerto strepitoso, molto coinvolgente, molto bello da vedere, sul palco una ventina di persone che ballano, suonano, saltano cantano tutto insieme. Su un altro versante, più vicino al rock basato sul suono elettrico, da segnalare è stato quello del Mistery Trio di Marc Ribot”.
E qualcosa ancora da vedere e da scoltare?
“Suggerirei le serate del Festival di Sant’Anna Arresi , in Sardegna, dove si esibiranno tra gli altri, tra il 30 agosto e il 5 settembre, William Parker e Hamid Drake, contrabbasso e batteria per un duo impedibile; i due si esibiranno poi in un quartetto e anche quello sarà certamente un bel concerto.

Carlo Siliotto, compositore, autore di colonne sonore cinematografiche in Italia e all'estero (la più recente è quella dell'hollywoodiano The Punisher) consiglia di “seguire i concerti dell' Orchestra di Piazza Vittorio, importante non solo musicalmente ma anche culturalmente: è formata da 15 ambulanti provenienti da 11 paesi diversi, che hanno fatto confluire nella musica le loro diverse culture. Le performance dell'Orchestra sono una vera e propria lezione di tolleranza. Se non riuscite ad ascoltarli dal vivo (il loro prossimo concerto si terrà l'8 agosto a Zafferana Etnea in provincia di Catania, quello successivo il 7 settembre al Festivalletteratura di Mantova, ndr) ascoltatevi il loro primo cd, uscito lo scorso giugno”.
"Da non perdere, se riuscite ad acciuffarla, anche Carolina Brandes, cantante italiana di madre tedesca e di formazione statunitense, che gira il mondo accompagnata da un gruppo formidabile. Carolina, appena trentenne, canta e compone in cinque lingue e la sua musica sfugge a qualsiasi definizione che tenti di limitarne la versatilità. Infine non lasciatevi sfuggire le performance live di Mariza, cantante portoghese originaria del Mozambico, considerata l'erede di Amalia Rodriguez e la star del fado moderno (o "curvo", come lo definisce lei). Io l'ho scoperta anni fa quando si è esibita al laghetto di Villa Ada, nel corso della manifestazione estiva Roma incontra il mondo, e ho pensato che fosse la voce femminile più bella che avessi mai sentito."

Al Rossini Opera Festival ci indirizza Michele Suozzo, conduttore con Enrico Stinchelli de La barcaccia, il programma di Radio Tre Rai ormai diventato vero e proprio culto per gli amanti della musica lirica: “La Matilde di Shabran che sarà rappresentata a Pesaro è senz’altro uno degli eventi più interessanti dell’estate. Innanzitutto un’opera rara è non è molto facile avere occasioni di vederla rappresentata; in secondo luogo la regia di Pieralli è bellissima e, infine, perché Juan Diego Florez, che giovanissimo ha debuttato in quest’opera, tornerà quest’anno a interpretarla da divo internazionale, da grande star dell’opera”. Insomma diversi ingredienti che fanno della serata pesarese una tappa interessante per l’estate.

 

 

 

 

 

 

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