E' difficile tenere dietro a Carlo Lucarelli, autore
di saggi, romanzi gialli e racconti (in libreria attualmente
ci sono la raccolta Il lato sinistro del cuore,
per Einaudi Stile Libero, ma anche la riedizione
di Autosole per Rizzoli), conduttore televisivo
(Mistero in Blu, reintitolato poi Blu Notte,
il programma di indagini sulla storia criminale
d'Italia - e mezza Italia ancora parla dello speciale
La Mattanza. Dai silenzi sulla mafia al silenzio
della mafia - che ci tiene incollati al video persino
il sabato sera - a proposito, sabato 13 si parla del
Caso Mattei), sceneggiatore di film, fumetti e videoclip,
fondatore del Gruppo 13 che riunisce i giallisti emiliano-romagnoli
(come lui, che è di Parma e vive in provincia
di Bologna), commediografo, cronista di nera, docente
di scrittura creativa alla scuola "Holden"
e nel carcere "Due Palazzi" di Padova.
Caffè Europa però è
riuscito ad agguantarlo al volo per chiedergli conto
della sua dichiarata passione per Georges Simenon.
Come
si inserisce Simenon nell'ambito della letteratura
europea?
Come un meastro, del noir in particolare, e della
letteratura in generale. Simenon è stato un
anello di congiunzione fra il genere noir e la letteratura
classica, e ha introdotto un modo di raccontare storie
gialle anche da un punto di vista psicologico. Nell'ambito
dell'elite culturale francese era considerato un personaggio
difficile, con un passato discusso e in effetti per
certi versi discutibile: io però preferisco
valutare un autore più per i libri che scrive
che per il modo in cui viveva.
E' vero che il genere giallo è uno
strumento che si presta al commentario sociale?
Attraverso il giallo si possono raccontare un sacco
di cose, è come una lama affilata che taglia
attraverso la realtà, e lo fa in modo talmente
disturbante che i gialli sono stati per anni, e per
certi versi sono ancora, libri che la gente legge
un po' di nascosto. Simenon era maestro nel raccontare
la società francese del suo tempo, ma soprattutto
scavava nella geografia dell'anima. La somma di queste
due capacità è un ritratto dall'interno
della metà oscura della borghesia francese
di provincia, che vale ancora per la borghesia provinciale
di ogni luogo.
In
che cosa consiste la modernità di Simenon?
Nella lingua, e nella capacità di analisi
dei personaggi e della società: la Parigi di
adesso non è quella di allora, ma i problemi
e le dinamiche restano gli stessi. Prendiamo ad esempio
il personaggio di Maigret: rischiano di passare di
moda le sue rappresentazioni televisive e cinematografiche
- in Italia, ad esempio, il Commissario Maigret è
Gino Cervi, un grande attore che però adesso
ci sembra un volto del passato. Ma in sé Maigret
è intramontabile, perché rappresenta
fondamentalmente la metafora dell'uomo che cerca:
in questo senso, un erede di Ulisse. Il Simenon romanziere
poi è diventato un classico, ha raggiunto un'autorità
letteraria che nessuno gli potrà più
togliere. E le buone storie raccontate bene, ricche
di personaggi interessanti, non passano mai di moda.
Come mai la scrittura di Simenon si presta
così tanto al mezzo cinematografico?
Il giallo in generale ha bisogno di una trama, di
una successione di eventi molto forte, e questo costituisce
un'ottima base per una sceneggiatura. Fin dall'inizio
della storia del cinema c'è stata una forte
commistione, quasi una sorta di complicità,
fra film e letteratura noir, dove l'uno nutre l'altra
e viceversa. La Francia poi, anche letterariamente
parlando, ha una cultura molto visiva.
Chi sono, secondo lei, gli eredi di Simenon?
Non mi pare ce ne siano, perché lui era davvero
un autore a sé. Comunque in Italia direi Camilleri,
lo scrittore che più si avvicina ai ritmi della
narrativa di Simenon.
Esiste secondo lei una cultura europea, della
quale Simenon fa parte?
Quantomeno, esiste un giallo europeo, che si differenzia
ad esempio da quello americano perché è
molto più umano e molto meno scientifico, e
perché mostra attenzione alle ragioni di tutti.
In generale, credo che la letteratura europea sia
legata da un comune sentire, si muova su un terreno
condiviso di sensibilità e di valori - ad esempio
un certo modo di intendere la democrazia e la funzione
dello stato.
I link:
Uno
dei siti dedicati a Carlo Lucarelli
Il
sito del programma Blu Notte
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