314 - 02.02.07


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      Disegnato su misura (e in lingua) per ciascuno degli Stati membri, fornisce aggiornamenti su programmi di lavoro e obiettivi strategici. Interessanti i dibattiti online; buon esempio di trasparenza la sezione Finanze, dove non solo si discute di sovvenzioni e appalti pubblici, ma si pu( fare le pulci al bilancio. E' possibile visionare i documenti interni della Commissione e una sintesi della legislazione in divenire.  
 
     
      Descritto come "una serra dove coltivare le nuove idee che possono migliorarci la vita", Demos è un'istituto di ricerca indipendente e una potente think tank per immaginare l'Europa che verrà - e nel frattempo si dice che abbia influenzato molte delle decisioni politiche di Tony Blair. Punti di forza: il network internazionale e l'aggiornatissima newsletter inviata quotidianamente via e-mail.  
 
     
      Si autodescrive come "un veicolo di conoscenza e partecipazione", e come "un canale di informazione che non appartiene a nessun impero mediatico, non serve alcun interesse, e non aderisce ad un'unica posizione ideologica". Il suo scopo è "fornire un'arena per il cambiamento democratico e influenzare la linea di condotta politica mondiale". Come? Avvicinando esperti e leader politici ai navigatori, e promuovendo uno scambio "alla pari" fra gli uni e gli altri su temi che spaziano dalla globalizzazione all'ambiente, da Internet ai grandi flussi migratori. Con la seguente promessa: "It will also be an enjoyable experience".  
 
     
      Think tank basata a Bruxelles, il suo obiettivo è quello di creare una maggiore integrazione fra gli Stati membri della Commissione europea. Pubblica entro ventiquattr'ore i resoconti degli incontri del Consiglio europeo, accompagnati da un'analisi approfondita. Stimola il dialogo attraverso selezionati forum, soprattutto il celebre The Europe We Need. E aggiorna i navigatori in tempo (quasi) reale, attraverso la rivista Challenge Europe.  
 
     
     

Il suo motto è "Thinking ahead for Europe", il che non equivale a un atto di sfiducia nel fatto che l'Europa possa pensare per se. Il Centro infatti svolge ricerche approfondite sui temi scottanti che riguardano il Vecchio Continente, ma lascia ai navigatori l'onere e l'onore di immaginare, sulla base dei dati raccolti, come si svilupperà il Continente Futuro. Tre gli obiettivi: promuovere la discussione fra esperti, costruire un network di pensatori competenti, divulgare le conoscenze ottenute.

 
 
     
      Il fiore all'occhiello di questa organizzazione internazionale con base in Inghilterra è la rivista Prospect Magazine, il cui motto, con sottile distinguo da quello del New York Times, è "good writing about the things that matter" (ci( che è davvero importante, dunque, non solo ci( che è lecito pubblicare). Per accedere al meglio di questo ricco mensile britannico bisogna abbonarsi online.  
 
     
      Un network indipendente dove una selezione di riviste culturali europee forma una partnership per organizzare iniziative collettive e scambiare online contenuti e informazioni (per l'Italia, ne fa parte Reset). Particolarmente interessante la sezione Focal points, dove ogni tema di discussione riguardante l'Europa viene trattato in maniera approfondita.  
 
     
     

Un think tank a partitico con sede a Bruxelles, che promuove discussioni e ricerche sule questioni politiche europee.
Tra gli scopi di Friends of Europe, c'è non solo l'intenzione di stimolare i processi politici europei organizzando dibattiti con le più prestigiose personalità politiche e del mondo economico, ma anche l'intenzione di coinvolgere in tali attività rappresentanti internazionali (dall'Unione europea e da tutto il mondo) in tali attività.

 
 
     
      Esprit sta per European Commission's Information Technology Research Programme, il programma di ricerca e sviluppo industriale e tecnologico istituito dalla Commissione europea. Per addetti ai lavori, ma aggiornatissimo.  
 
     
      Il sito dell'associazione Libertà e Giustizia è aggiornato quotidianamente e riporta, oltre a contributi inediti di giornalisti e accademici, gli articoli di maggior interesse pubblicati dalla stampa nazionale ed estera.
In occasione di eventi particolari promuove appelli, sondaggi e forum aperti a tutti i visitatori. Dal sito èpossibile iscriversi all'associazione o alla newsletter.
 
 
     
      Vision è una think tank indipendente dedicata allo sviluppo di soluzioni possibili a problemi complessi. L'obiettivo di Vision è quello di raccogliere idee, proteggerle dalle urgenze del breve periodo, farle crescere in progetti ad alto valore aggiunto sociale, facilitare la realizzazione di tali progetti.  
 
     
      POLENA, POLitical and Electoral NAvigations, è un quadrimestrale di analisi politica ed elettorale diretto dal prof. Luca Ricolfi dell’Università di Torino. L’intento della rivista è quello di fare regolarmente (ogni 4 mesi) il punto sulla congiuntura politica, utilizzando dati scientifici di alta qualità e tecniche di analisi sofisticate e innovative. Si rivolge prevalentemente agli utenti della politica: parlamentari, funzionari, giornalisti, dirigenti e cittadini appassionati di politica.  
 
     
      Dissent è un trimestrale di politica e cultura diretto da Mitchell Cohen e Michael Walzer, con sede a New York. Secondo il New York Times, Dissent “rientra in quella manciata di giornali politici letti con più regolarità dagli intellettuali statunitensi”. Vicino alla Sinistra, Dissent è una rivista di menti indipendenti e accoglie lo scontro di opinioni forti. Fondato nel 1954 da un gruppo di intellettuali newyorkesi, in particolare da Irving Howe, Dissent annunciò nel suo primo numero: “Lo scopo di questa nuova rivista viene suggerito dal suo nome: dissentire dall’atmosfera di desolato conformismo che pervade la vita politica e intellettuale negli Stati Uniti…”.  
 
     
      Nata nel 2001 dall'associazione Babel International, Cafebabel.com è composta da una vasta rete di redazioni sparse in tutta Europa, con sede principale a Parigi. Si presenta come il prodotto di una nuova realtà sociale, l'eurogeneration, la prima generazione che vive l'Europa sulla propria pelle. In 7 lingue.